“After Party” di PAR TY è un viaggio avvincente attraverso la crescita personale e la rivoluzione vissuta dall’artista nel corso dell’ultimo anno. L’EP, composto da otto tracce di rap, offre un’esperienza musicale variegata, catturando una vasta gamma di emozioni e riflessioni.
Le tracce iniziali come “Cookbook”, “Bazza” e “Malo” gettano le basi per un’atmosfera notturna di festa e divertimento, affrontando temi di lotta e contrasti. Questa sezione dell’album trasmette un’energia coinvolgente e festosa, celebrando l’individualità e l’energia vitale. Tuttavia, la transizione verso brani come “Tik Tak” evidenzia la capacità dell’artista di affrontare questioni sociali e politiche con una prospettiva critica, aggiungendo profondità al progetto.
“Qué onda?” e “OWO” esplorano il lato emotivo dell’esperienza umana, con forti temi di desiderio, attrazione e nostalgia legata a un trasferimento internazionale. Questi brani aggiungono una dimensione più intima all’album, mostrando la versatilità dell’artista nel toccare argomenti personali.
Infine, “Yoyo” sottolinea l’importanza del supporto reciproco in una relazione, chiudendo l’EP con un messaggio positivo. La coesione delle tracce, nonostante la diversità di temi affrontati, crea un lavoro musicale equilibrato e appagante.
L’album “After Party” di PAR TY si distingue per la sua capacità di offrire una varietà di sonorità e contenuti, spaziando dalla celebrazione della vita notturna all’affrontare temi più profondi. La diversità di stili musicali e messaggi unici rende questo lavoro estremamente coinvolgente e rappresenta una celebrazione della ricchezza dell’esperienza umana.
Com’è nata la tua passione per la musica e quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso artistico?
La passione per la musica mi accompagna fin dall’infanzia, ma è cresciuta con l’influenza di artisti come Club Dogo, Marracash e J Ax durante l’adolescenza. Successivamente, ho ampliato i miei orizzonti musicali scoprendo il rap tedesco e la musica latina.
Quando hai iniziato a sentire la necessità di raccontare la tua vita in musica?
La necessità di raccontare la mia vita in musica è nata quando ancora non era una moda.
Qual è il tuo primo ricordo legato alla musica?
Ricordo che, quando ero bambino mi son trovato ad ascoltare le skit da pazzo di Fabri Fibra su un cd masterizzato e seppur non comprendevo metà delle cose dicesse in un qualche modo mi intrigava già tutto questo mondo.
Parliamo del tuo nuovo disco. C’è un filo conduttore che lega le tracce della tracklist?
Il filo conduttore in “After Party” rappresenta l’andamento di un vero after party, inizia in modo intenso con “Cookbook” fino a “Tik Tak” creando un’atmosfera dark, per poi concludersi in modo più leggero con “Owo”, “Que Onda?” e “Yoyo” rappresentando l’arrivo dell’alba.
C’è un brano a cui sei particolarmente legato o che ha avuto una gestazione emotiva più complessa?
“Yoyo” è il brano a cui sono particolarmente legato, poiché racchiude un significato profondo e autentico.
Come artista, quanto è importante la ricerca e la sperimentazione di nuove sonorità?
La ricerca e la sperimentazione di nuove sonorità sono abbastanza importanti, purché si mantenga la chiara visione di cosa si vuole comunicare e di chi realmente siamo.
Qual è l’insegnamento più importante che hai appreso fino adesso dalla musica?
Ho imparato a fidarmi poco e ad essere più furbo.
Qualche novità che vuoi condividere, in anteprima, con i nostri lettori?
Ho chiuso un bel po’ di collaborazioni interessanti per il 2024, follow me.