“Crazy Monday” dei Mots è un inno alla follia dei nostri giorni, una canzone che cattura l’inarrestabile frenesia che si insinua inevitabilmente nelle nostre vite, infiltrandosi nel lavoro, nella famiglia, nei fugaci incontri e nelle relazioni più intime. La musica stessa riflette questo spirito, con un ritmo incalzante che si insinua tra le parole, creando un vortice di energia.

Il brano raggiunge l’apice durante il ritornello, quando il protagonista, completamente travolto dallo stress accumulato nella giornata appena trascorsa, si ritrova a sognare il capo in un insolito baby doll, trasformando l’esperienza in un incubo surreale. Le nostre vite, aggrappate a piani organizzati e rassicuranti ma spesso tristi, procedono in questo melting pot caotico e frenetico, come il protagonista raffigurato nella copertina del brano, caduto a terra ma ancora in piedi, simbolo di resilienza in un mondo impazzito. 

Come è nata la vostra passione per la musica e quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il vostro percorso artistico?

Tutto nasce da ragazzi dai primi ascolti musicali, poi è nato il desiderio di mettere mano sullo strumento. Da li la voglia di cominciare a scrivere qualcosa. Diciamo che è un percorso a steps che regala molte sensazioni piacevoli e, forse per questo, non ti lascia mai. Abbiamo influenze ed estrazioni musicali diverse. Nichel arriva da un mondo più rock, Osea invece ha attinto di più dal pop. Una volta messe insieme le nostre forze abbiamo trovato un ottimo compromesso nell’elettropop

Quando avete iniziato a sentire la necessità di raccontare le vostre vite attraverso la musica?

È stato un passaggio naturale da ragazzi, nel momento in cui lo strumento non bastava più. A quel punto l’esigenza di creare un testo che raccontasse qualcosa di noi è uscita da sola. Il problema è cercare di raccontare al meglio e non è una cosa semplicissima.

Qual è il vostro primo ricordo legato alla musica?

I primi ascolti musicali sono stati sicuramente un imprinting importante. Le prime sensazioni che arrivavano da un fraseggio musicale o dalla frase di un testo sono ricordi veramente forti.

Parliamo del vostro nuovo singolo. Quali sono i temi trattati e cosa vi ha spinto a scegliere questo titolo?

In Crazy Monday parliamo della frenesia dei nostri tempi che logora l’animo umano fino a portarlo a sognare in una notte inquieta il proprio capo in baby doll (generalmente un incubo più che altro!!). L’invito è alla riflessione a cercare di sollevare il piede dall’acceleratore e renderci conto che le cose e le persone a cui vogliamo bene sono molto più importanti. Abbiamo scelto questo titolo perché abbiamo individuato il lunedì come il giorno più “antipatico” della settimana dove tutto ha inizio a alte velocità ma noi siamo ancora con la testa al week end.

Come artisti, quanto è importante per voi la ricerca e la sperimentazione di nuove sonorità?

Fondamentale! I suoni, non solo quelli strumentali ma anche quelli della voce, specialmente nella nostra corrente musicale sono un tassello importantissimo che da una svolta notevole a qualsiasi brano. sicuramente vanno ricercati con cura e per questo è necessaria anche la condivisione di punti di vista diversi.

Qual è l’insegnamento più importante che avete appreso fino adesso dalla musica?

La musica insegna che nella vita si può cambiare anzi si deve cambiare specialmente a livello interiore. Di conseguenza il cambiamento arriverà anche nel modo di fare musica. Ed insegna anche una certa costanza perché la musica va curata metodicamente.

Quali novità volete condividere, in anteprima, con i nostri lettori?

Ci piace ricordare che siamo usciti un annetto fa con il nostro primo ep 7084, e che a inizio 2024 usciremo con il secondo ep. Ricordiamo anche che siamo già usciti con due singoli “Tear down this wall” e “Crazy Monday”, e che prima di Natale uscirà anche “In every night”. Tutti da ascoltare!!

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Di seneci