Psichedelia come se piovesse anche se qui sembra un vettore magico di gioco e di ricerca. Si sospende nel cemento, si annega nei colori accesi, si gioca con allegorie esasperate e si pensa a scene di live con danze e whisky facile. Eppure ad ascoltarlo ancora e ancora, questo disco sembra cambiare faccia ogni volta. Parliamo degli Unkle Kook, parliamo di “Coming in Bunches” che solo da questa copertina non lascia troppe vie di fuga.
Partiamo dal concetto di psichedelia. Penso sia il punto centrale del suono o sbaglio?
Osservazione assolutamente centrata. La psichedelia è centrale nel disco, l’obiettivo è quello di creare musica con la struttura di una canzone (che si avvicina al concetto di pop) strumentale con un suono ed un’idea psichedelica. Storicamente la psichedelia è legata a lunghe suite strumentali, a noi piace fare “canzoncine” psichedeliche.
Che poi dalla presentazione ci aspettavamo la goliardia della surf e invece troviamo numerose visioni distopiche… non credete?
Altra osservazione corretta. La surf music per noi è stata un punto di partenza consolidato con il nostro primo EP “surf beat” , quando abbiamo scritto la musica per questo disco ci siamo trovati a spaziare rispetto a questo genere che poi un vero e proprio genere non è. Distopico? Si! La musica è osservazione di quello che ti sta intorno.
Quanto ci intriga questa copertina: quanti ve l’hanno detto? Rane verdi perché intrise di acido o di veleno?
Dalla pubblicazione del disco spesso i soggetti protagonisti della copertina vengono scambiati per rane e ci siamo sempre chiesti perché. Sono palesemente delle lucertole/ramarro che hanno invaso un deserto, o forse il deserto lo hanno generato loro eliminando tutto il resto, forse è un immaginario psichedelico o rassegnazione distopica. Resta il fatto che non sono rane ma comunque “arrivano a frotte”.
Voi siete della parrocchia che ognuno debba tessere il proprio film dopo l’ascolto? Oppure entrate in conflitto con chi nel brano legge cose che non avevate proprio pensato?
Ogni canzone è pensata come spazio per dare all’ascoltatore una propria immagine filmica. Assolutamente nessun conflitto, ognuno peni e veda ciò che vuole, l’importante è che qualcuno ascolti.
Dalla press kit: “I brani si intrecciano in una continua evoluzione e rivoluzione di suoni e idee”. Siete in cerca di qualcosa o sfuggite dagli equilibri?
Siamo in cerca, stiamo già lavorando a nuovi brani e ci troviamo sempre a chiederci? Ma questa non ha nulla a che fare con quello che abbiamo fatto finora! Dove vogliamo andare? Non vogliamo stabilire un limite sul genere, cerchiamo di non inscatolarci, perlomeno nell’intenzione.