Abbiamo avuto il piacere di intervistare la band milanese Theunskin in occasione dell’uscita di “Behind the Highest Peak” il loro secondo lavoro discografico un concept composto da 9 brani e una bonus track, che racconta le vicende del protagonista, durante un viaggio emotivo attraverso l’amore, la dipendenza, la perdita in un turbinio di saliscendi che lo porteranno alla definitiva rinascita.

Chi sono i Theunskin e come nasce il vostro nome?

Il progetto THEUNSKIN nasce a Milano nell’anno come side project di una band Gothic Rock, la sfida è stata quella di spogliarsi del muro sonoro dato dalle chitarre distorte pur mantenendo dei fraseggi intensi ed emozionanti tipici della scena post-punk, dark, new wave internazionale. Da qui la definizione di band “senza pelle” ovvero: THEUNSKIN

Quando avete iniziato a sentire la necessità di raccontare la vostra vita in musica?

Questa è un’esigenza propria di chi fa musica: raccontare e raccontarsi, in realtà le nostre composizioni sono un mix tra l’autobiografia e ciò che ci “arriva” dagli altri

Qual è il vostro primo ricordo legato alla musica?

Tutti quanti abbiamo avuto dei “mentori” musicali: chi il fratello maggiore, chi lo zio, chi la madre; la cosa interessante è che le nostre radici musicali sono distanti dal tipo di musicista che siamo oggi quali membri dei THEUNSKIN: andiamo dai Traffic agli Iron Maiden, passando per Kiss, Genesis e AC/DC

Parliamo del vostro nuovo disco. C’è un filo conduttore che lega le tracce della tracklist?

Behind the Highest Peak: è un concept album che tratta di un sentimento molto nobile e profondo: l’amore. L’amore che nasce come amicizia che diventa talmente intenso da diventare opprimente, tossico. Da qui la perdita e quindi la caduta del protagonista che si troverà a doversi rialzare senza rinnegare il sentimento consumato ma portando tutta l’intensità di quanto provato all’interno di sé.

C’è un brano a cui siete particolarmente legati o che ha avuto una gestazione emotiva più complessa?

Tutti i brani sono stati oggetto di diverse stesure, per fare in modo che le atmosfere rievocassero il significato testuale di ogni brano, se ne dovessi indicare uno dire “You”, non a caso il brano che fa da sparti acque del percorso descritto nel disco: è stato totalmente stravolto, soprattutto nella sua parte ritmica.

Qualche novità che volete condividere, in anteprima, con i nostri lettori?

Stiamo lavorando sulla parte “live”, ma ancora è presto per parlarne, speriamo di poterne parlare più diffusamente sui nostri canali social, a breve.

Di seneci