L’arte, spesso, è lo specchio delle emozioni e delle sfide che affrontiamo nella vita, e il singolo “Strada Dissestata” di Ateira non fa eccezione. Questo brano intenso e coinvolgente offre un’opportunità unica per addentrarsi nelle profondità dell’anima dell’artista, e oggi siamo qui per scoprire tutto ciò che sta dietro a questa canzone.
Com’è nata la tua passione per la musica e quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso artistico?
Io canto fin da bambina, in particolare questa passione la devo a mio padre che ha sempre creduto nelle mie capacità e mi ha permesso di studiare ed avvicinarmi di più a quest’arte meravigliosa. Sono sempre stata un’amante delle grandi voci del panorama italiano come Giorgia ed Elisa e di quello americano come Whitney Houston ed Amy Winehouse che sono state le mie influenze dal punto di vista tecnico. Inoltre mi ha aiutato molto ascoltare artisti come Lucio Battisti e Franco Battiato che mi hanno fatto capire l’importanza di fare musica e soprattutto come una canzone in fin dei conti sia una poesia che nasce dal cuore e viene donata alle persone.
Quando hai iniziato a sentire la necessità di raccontare la tua vita in musica?
Quando avevo bisogno di buttare fuori tutto questo mondo che ho dentro
Qual è il tuo primo ricordo legato alla musica?
Io che canto al compleanno di mio zio a 6 anni e che capisco in quel momento di star facendo qualcosa dalla quale non mi sarei mai allontanata.
Parliamo del tuo nuovo singolo. Quali sono i temi trattati e cosa ti ha spinto a scegliere questo titolo?
La solitudine, la paura del proprio giudizio e di quello degli altri, rincorrere una felicità che sembra non arrivare mai, il canone di perfezione imposto dalla società che ci opprime ed il come molte volte le persone cambino e creino muri pur di difendersi dalle parole e dagli atteggiamenti delle presone. Il titolo “Strada dissestata” è la metafora di una parte di vita vissuta che ha lasciato nell’anima della protagonista del brano una serie di falli e buche come a creare una strada dissestata a tutti gli effetti.
Come artista, quanto è importante la ricerca e la sperimentazione di nuove sonorità?
Tanto, specialmente oggi dove fare musica è diventata una cosa a cui molti si avvicinano per soldi e fama. Penso sia molto importante riuscire a sperimentare e trovare la strada che ci consenta al meglio di arrivare alla gente e che ci contraddistingua come artisti veri che fanno musica per il piacere di farlo e perché sentono l’esigenza di donare la propria anima e la propria essenza all’interno delle canzoni.
Qual è l’insegnamento più importante che hai appreso fino adesso dalla musica?
La musica è emozione ed è tutto ciò che si nasconde dietro ogni singola parola e nota, è una delle arti di comunicazione più alta che consente di sfiorare piano e delicatamente l’anima.
La musica mi fa sentire protetta, è come una magia che ti salva, ti libera e ti insegna a vivere.
Qualche novità che vuoi condividere, in anteprima, con i nostri lettori?
Per ora no, sicuramente anticipo di star lavorando ad altri brani e che spero di poter regalare un’altra parte di me alle persone che mi ascoltano e apprezzano.