Zar: «“Tra luci ed ombre” è un album che parla delle gioie e dei dolori di tutti»

“Tra luci ed ombre” è il primo lavoro discografico di Alessandro Zaritto, in arte Zar. L’album presenta molti colori al suo interno ed ogni brano resta differente dagli altri con influenze che spaziano dal blues, al country per finire nel rock, anche se il disco stesso presenta un sound molto più quieto. “Tra luci ed ombre” è prodotto e mixato da Cristiano Norbedo e masterizzato da Ricky Carioti e vede le collaborazioni di artisti come Andrea Rigonat, Max Gelsi, Matteo Brenci.

Zar ha raccontato a noi di Seven News Italia questo suo nuovo album!

Com’è nata la tua passione per la musica e quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso artistico?

Mi porto dietro questa grande passione da bambino e con il tempo sono riuscito a coltivarla. Mi hanno sempre influenzato i mostri sacri del rock anche se quando si tratta di fare un mio brano cerco di non prendere spunti da altri artisti ma piuttosto di far uscire quello che esprime il brano.

Quando hai iniziato a sentire la necessità di raccontare la tua vita in musica?

Ho iniziato quando avevo deciso di mettere a nudo le mie idee e il mio punto di vista della vita, così con il produttore ci siamo messi all’opera per pubblicare i miei brani.

Qual è il tuo primo ricordo legato alla musica?

Sicuramente quando suonavo a volume alto con la chitarra facendo impazzire i miei genitori.

Parliamo del tuo nuovo disco. C’è un filo conduttore che lega le tracce della tracklist?

L’album ha come tema la spensieratezza, la pace interiore ed il coraggio a liberarsi dai propri mostri. Ogni brano rappresenta punti luce ed ombre che parlano un po’ di tutti noi.

C’è un brano a cui sei particolarmente legato o che ha avuto una gestazione emotiva più complessa?

“La creazione” è una delle mie prime composizioni ed è dedicata a mia figlia. Poi c’è “Il viaggiatore delle fantasie” che è stato il brano che mi ha lanciato nel mondo musicale.

Come artista, quanto è importante la ricerca e la sperimentazione di nuove sonorità?

La ricerca e la sperimentazione sono due cose che ho utilizzato molto nel mio primo album. Ogni artista dovrebbe dedicarsi alla sperimentazione perché esce fuori un prodotto originale ed inconfondibile.

Qual è l’insegnamento più importante che hai appreso fino adesso dalla musica?

L’insegnamento principale è quello di non farsi troppo influenzare dalle tendenze e dalle influenze musicali ma piuttosto di far scegliere alla nostra mente come deve essere una canzone.

Qualche novità che vuoi condividere, in anteprima, con i nostri lettori?

Nel 2023 mi dedicherò alla promozione dell’album e lavorerò su alcuni progetti artistici. Chi mi segue su Instagram avrà ben presto delle novità.