Palude di Torre Flavia un gioiello naturale nel cuore del Lazio

Se stai cercando un angolo di paradiso naturale nel cuore del Lazio, la riserva di Torre Flavia potrebbe essere la tua destinazione ideale. Questo Monumento Naturale, istituito nel 1997 e gestito con cura dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, occupa una superficie di 43 ettari nei comuni di Ladispoli e Cerveteri.

Storia Affascinante

La Palude di Torre Flavia trae il suo nome dalla vicina torre in rovina che risale al Rinascimento, costruita nel 1500 dal Cardinale Flavio Orsini su ordine del pontefice Leone X. La storia della palude è un mix di degrado e rinascita. Dagli anni ’70, l’area è stata soggetta a bonifiche e urbanizzazione, portando a una lenta riduzione della grande palude originaria. Tuttavia, negli anni ’80, una forte mobilitazione dei cittadini e l’istituzione del Monumento Naturale nel 1997 hanno segnato l’inizio di un periodo di riqualificazione.

Fauna Spettacolare

La fauna della Palude è stata preservata e arricchita grazie agli sforzi di conservazione. Tra gli anfibi e i rettili, spiccano la Natrice dal collare e il Rospo comune. Gli uccelli hanno trovato nell’area un rifugio ideale, con specie come l’Usignolo di fiume e il Basettino. La Palude è anche popolata da mammiferi come il Riccio europeo e l’Istrice.

Ricchezza Floreale nonostante le Sfide

Nonostante le sfide causate dall’uomo, la flora della Palude di Torre Flavia è sorprendentemente varia e di alta qualità. Diverse tipologie di flora si adattano alle condizioni uniche dell’area, dalle tereofite alonitrofile lungo il cordone dunale alle piante che si adattano all’acqua salmastra nelle depressioni interdunali.

Impegno per la Conservazione

La Palude di Torre Flavia è stata designata come Zona di Protezione Speciale, con l’obiettivo di conservare l’ecosistema unico. Le direttive europee “79/409/CEE Uccelli” e “92/43/CEE Habitat” hanno guidato i progetti di conservazione, vietando attività come la caccia e l’edilizia, per proteggere l’area da alterazioni permanenti e l’uso di pesticidi.

La Palude di Torre Flavia è molto più di una riserva naturale; è una testimonianza di come la passione e l’impegno della comunità possono trasformare un’area degradata in un gioiello naturale. Visitarla significa immergersi in una storia affascinante e scoprire la bellezza e la diversità della fauna e flora che caratterizzano questo angolo di paradiso nel Lazio.

(testo e foto di Leonardo Parisi)