La famosa via ridiventa il salotto di Roma con le installazioni artistiche di Gianfranco Meggiato

Ben 11 installazioni monumentali ispirate al mito di Castore e Polluce punteggiano la via del centro e invitano alla passeggiata.
Gianfranco Meggiato è un artista veneziano che definisce la sua come l’arte dell’introscultura. Nelle sue opere lo spazio entra e “il vuoto diviene importante quanto il pieno”. L’artista modella le sue sculture simboleggiando “il tortuoso percorso dell’uomo teso a trovare sé stesso e a svelare la preziosa sfera interiore”. L’attenzione dell’osservatore viene attirata verso l’interno dell’opera, dove la sfera centrale, riflettendo la luce, diventa un ideale punto di arrivo.


Le opere di Meggiato sono realizzate in alluminio, con la tecnica della fusione a staffa, e in bronzo, con la tecnica della fusione a cera persa. Sono posizionate su basi in acciaio e possono arrivare addirittura all’altezza di cinque metri. Inoltre la presenza di Qrcode permette di approfondire i lavori tramite gli smartphone.


Gianfranco Meggiato presenta le sue opere in via Veneto come un ritorno alle radici di Roma Antica con l’intento di trasmettere una visione di estrema attualità: “Come Castore e Polluce che erano fratelli diversi, l’uno mortale e l’altro divino, così anche noi, oggi, siamo invitati a riflettere sul valore di quello che ci appare diverso da noi stessi, per riconoscerlo come fonte di arricchimento per la comunità, con la consapevolezza che siamo tutti foglie dello stesso albero, siamo tutti onde dello stesso mare”. Per l’artista questo rappresenta “l’essenza della vera fratellanza”.

Tra le opere esposte ricordiamo “Il Volo” e “L’Attimo Fuggente”, associate a porta Pinciana, che rappresentano la leggenda di Castore e Polluce. Scendendo nella via verso piazza Barberini si incontrano la “Sfera Quantica”, “Taurus”, “Fiore d’Oriente”, “Scorpius”, “Colonna Energia” e tante altre.
Nel 2017, a Firenze, Meggiato ha ricevuto il Premio ICOMOS/UNESCO per l’Arte “per aver magistralmente coniugato l’antico e il contemporaneo in installazioni scultoree di grande potere evocativo e valenza estetica”.
Negli ultimi anni è stato presente in molte esposizioni di rilievo, a Pisa, nella Valle dei Templi ad Agrigento, a Palermo, a Matera Capitale Europea della Cultura, alla Mostra del Cinema a Venezia. Ha perfino realizzato le scenografie per l’opera lirica “Carmen”.


All’estero ha esposto le sue opere in mostre e fiere internazionali in USA, Canada, Gran Bretagna, Danimarca, Germania, Belgio, Olanda, Francia, Austria, Svizzera, Spagna, Portogallo, Principato di Monaco, Ucraina, Russia, India, Cina, Emirati Arabi, Kuwait, Corea del Sud, Singapore, Taipei, Australia.


Le belle giornate di sole nella Capitale sono inoltre un’esortazione a riscoprire con l’artista una via ancora trascurata dai Romani e dai turisti e magari includerla anche nei percorsi in bicicletta, visto che le opere solo all’aria aperta e si possono osservare benissimo rimanendo in sella.


I lavori inediti dell’artista veneziano saranno in mostra fino a febbraio 2024.