Una straordinaria Marisa Laurito quella andata in scena sul palcoscenico del Teatro Apollo di Crotone. L’attrice napoletana è apparsa radiosa, spumeggiante, colma di verve e della sua spiccata autoironia che la caratterizza da sempre.
“Persone naturali e strafottenti”: questo è il titolo della pièce di Giuseppe Patroni Griffi degli anni ‘70 che ai tempi venne sospesa perché fece scandalo in quanto parlava apertamente di omosessualità. Proprio per questo motivo la critica lo ha segnalato come “La rivincita di Patroni Griffi, quarant’anni dopo”.
Il personaggio che interpreta Marisa Laurito, nella prima versione interpretato da Pupella Maggio, è quello di una donna disperata che a 16 anni finì in un bordello, e che non ha mai conosciuto l’amore. Ma oltre alla Laurito un cast unico per il nuovissimo allestimento realizzato per la commedia da parte del regista Giancarlo Nicoletti, che oltre a dirigere la pièce si “traveste” da Maria Callas, Giovanni Anzaldo e Livio Beshir.
Quattro solitudini si ritrovano in un appartamento nella notte di Capodanno a Napoli. Donna Violante, la proprietaria di casa, discute e litiga con Maria Callas, un cinico travestito. Fred studente omosessuale in continua ricerca di libertà sessuale, e lo scrittore nero Byron sono alla ricerca dell’ebbrezza di una notte. Lo scrittore vorrebbe distruggere il mondo per vendicare le umiliazioni subite. Si tratta di quattro persone naturali e strafottenti, che, per un gioco del destino, condivideranno la loro solitudine. Questa crescerà sempre più nell’incalzare degli eventi e si svilupperà in accese discussioni, recriminazioni, desideri repressi, liti e violenze sessuali. Fuori, nel frattempo, la città di Napoli saluta il nuovo anno.
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