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Ne stanno parlando praticamente tutti. E tanto lo sapete anche voi, visto che per aprire l’articolo avete dovuto leggere il titolo o quantomeno guardare la foto. Sì, parliamo di quanto avvenuto alla sincronette Linda Cerruti, in quella che possiamo considerare la foto della settimana. Tra la guerra in Ucraina, la siccità, il vaiolo delle scimmie, il virus delle zanzare, una spruzzata di campagna elettorale, ecco che il nuoto artistico (o se siete vintage chiamatelo nuoto sincronizzato) si è preso la scena nelle cronache nazionali.

Linda Cerruti, 28 anni, gareggia per la Rari Nantes Savona e fa parte della Marina Militare

E già è parecchio strano che il topic Cerruti non sia entrato a mezza altezza nella campagna elettorale. Purtroppo, però, dobbiamo menzionare il fatto che se ne è parlato, ma senza entrare troppo in profondità nell’argomento. La campionessa Linda posta una foto sui social network, in una posa artistica, tra l’altro quella con cui si presentò agli Europei del 2010, con le otto medaglie, sei argenti e due bronzi, vinti a Roma 2022. Una posa nella quale, oltre ai trofei, soprattutto i maschietti hanno potuto notare le grazie del fisico sinuoso di Cerruti, tra cui le gambe e il fondoschiena.

Joanna “Asia” Wolosz, 32 anni, è una delle palleggiatrici più forti al mondo

Fin qui niente di male, nessuna malizia. E nemmeno è la prima volta che accade. Ad esempio più volte la pallavolista Joanna “Asia” Wolosz si è ritratta come mamma l’ha fatta dopo le vittorie con il suo Conegliano. Quest’anno purtroppo no, visto che le venete hanno ceduto nella finale di Champions League con le acerrime rivali delle turche del Vafik. Deve essere necessariamente spiegato il contesto della foto.

Mesi di allenamenti, di fatiche, di ore in piscina, arriva la gara, fai strage di medaglie, vai in vacanza dalle tue parti, tutti ti osannano e vuoi celebrare questo momento di successo. E perché bisogna puntare il dito davanti a un po’ di spensieratezza, di voglia di festa, di voglia di staccare la spina? E, perché no, di fare una sorta di esperimento sociale dei tuoi follower. Non c’è niente di male. È chiaro che una foto come quella, qualche reazione l’avrebbe potuta scatenare, i nostri “polli” li conosciamo.

Roberto Benigni festeggia con Sophia Loren la vittoria dell’Oscar per “La vita è bella”

È come se nel 1999, quando Roberto Benigni è stato protagonista di uno storico sketch con Sophia Loren dopo la vittoria dell’Oscar per “La vita è bella”, ci fossero stati commenti del tipo “Ma cos’è questa buffonata? Siamo ad una cerimonia degli Oscar, fanno un film sull’olocausto e festeggiano così, è morta tanta gente, è un insulto al cinema italiano”. Ovviamente non è successo, la gente ha saputo contestualizzare l’episodio. Ma torniamo agli insulti. Non voglio fare moralismo spiccio con frasi del tipo “guarda avanti, sono solo invidiosi, resta sulla riva del fiume che ora passa il cadavere”, anche perché ci hanno frantumato l’anima.

In questi ultimi anni, soprattutto dall’era Covid, stiamo notando quello che una mia vecchia professoressa chiamava “analfabetismo di ritorno”. Ovvero persone adulte che si esprimono come se il loro grado di istruzione fosse vicino allo zero. Appena vedono qualcosa che esce di un millimetro dalla loro zona comfort si accende un campanello d’allarme, anzi, un vero e proprio campanone in festa per un matrimonio. Purtroppo il mio non è un azzardo, sono situazioni che mi trovo a verificare praticamente ogni giorno.

Si parte demolendo qualsiasi persona fuori dal nostro cerchio dicendo “ma chi è? Che vuole?”, dimenticando se che quel tizio ha fatto qualcosa di importante, quelli fuori contesto dovremmo essere noi. E per il nuoto artistico, che non è il primo sport in Italia, questo discorso si nota immediatamente. E poi sempre più persone fanno fatica ad andare oltre le tre righe di frase, sbagliano anche a capire il titolo di un testo. Magari scrivi un post dove trovi la soluzione per far finire la guerra in Ucraina e per far diventare l’intero mondo sostenibile, e poi c’è chi ti sbeffeggia perché hai i capelli fuori posto nella foto. Tipo Giovanna Botteri, la giornalista del Tg3. “Ma che fai, leggi il giornale? Sei così stupidotto che puoi capire solo le figure”. Vi sarà capitato di ascoltare frasi del genere quando eravate bambini.

Giovanna Botteri, 65 anni, da dicembre 2021 è corrispondente da Parigi

Torniamo al discorso di prima e all’analfabetismo di ritorno. Quello non lo risolvi nemmeno col maestro Manzi. Come si risolve questo problema? Qui parliamo di sport, forse è meglio abbeverarsi a fonti parecchio più autorevoli. E poi la questione denunce. Fa bene o non fa bene Cerruti. Ufficialmente fa bene, poi sappiamo bene quali sono i tempi della giustizia, soprattutto civile. Ma comunque bisogna dare un segnale forte, dire qualcosa, non lasciare che tutto passi sotto traccia. Bisogna fare in modo che gli idioti che si sono macchiati di questi commenti censurabili capiscano che hanno commesso un errore. Sogniamo un futuro in cui, forse prima delle Olimpiadi di Parigi, qualcuno critichi fortemente Cerruti nei commenti, magari dicendole: “Cara Linda, tra Mondiali, Europei e Universiadi hai vinto quasi 30 medaglie. Ma sarà arrivata l’ora di vincere, finalmente, un oro?”