La stagione della MotoGp non poteva iniziare al meglio per l’Italia: l’inno di Mameli è stato risuonato in tutte e tre le classi delle due ruote in Qatar: Enea Bastianini nella MotoGp, Celestino Vietti nella Moto2 e Andrea Migno nella Moto3. Non accedeva da quattro anni. Da ammirare, comunque, la grande prestazione di Valentino Ros… ehm..
Diamo la notizia a chi ancora pensa che non sia vera: Valentino Rossi non corre più, esattamente come Senna non corre più, Baggio non gioca più e le domeniche tetre di Cesare Cremonini. Dicono che gareggerà nel Gran Turismo europeo. Io non ci credo, in qualche modo tornerà, non so come, a frequentare i paddock della MotoGp. Ma un’altra domanda sorge spontanea: adesso per chi tifiamo? Avremo un pilota che si può leggermente avvicinare alla sua grandezza?
Mi rifiuto di utilizzare il termine “erede”: quello serve per far leggere un articolo a un utente assonnato e poco interessato. Non parlo solo di grandezza sulla pista. Riusciremo ad avere un personaggio a tutto tondo, che sa calamitare l’attenzione, come ha fatto il Dottore quando doveva combattere per togliere il Mondiale a Marquez e Lorenzo? In quel periodo i calciatori sembravano le comparse della domenica.
VR46 è talmente personaggio che ha chiamato la figlia Giulietta. Come l’Alfa Romeo? No, come la santa del giorno in cui è nata, esattamente come facevano i nostri avi. Essere sempre fuori dagli schemi ti porta, paradossalmente, a rientrare negli schemi. Ci devi andare quando e come decidi tu, non perché deve essere una regola. Naturale pensare ad un futuro radioso per Enea Bastianini.
Una bellissima storia: preciso e tempestivo in quasi tutti gli aspetti di gara e qualifiche, l’ultimo regalo di Fausto Gresini al movimento italiano. Lo chiamano la “Bestia”, un soprannome d’impatto e che piace. Ha vinto davanti a Binder, che negli anni passati gli aveva “rubato” il numero 33, che Bastianini tanto ama. Tutto bello. Proprio per questo lasciamo stare ogni discorso per ora, è solo la prima gara vinta per lui nella classe regina, aspettiamo che fiorisca e poi eventualmente costruiremo ponti d’oro.
Franco Morbidelli ha praticamente perso il testimone da Rossi alla Yamaha, dovrà difendere l’Italia. Dovrà anche evitare alcune scelte non andate a buon fine, come quella dell’infortunio al ginocchio sottovalutato.
Francesco “Pecco” Bagnaia ha fatto gli auguri a RossiFumi per Giulietta. La risposta di Valentino? “Come hai fatto a cadere alla curva 6”. Adesso anche zia Fernanda, mentre divide bianchi e colorati per fare la lavatrice, sa che Bagnaia cade nelle curve dove non dovrebbe cadere. Piemontese come Celestino Vietti, a dimostrazione che le moto italiane non parlano esclusivamente dialetto emiliano-romagnolo. Vietti deve proseguire la sua crescita e non farsi condizionare dal fatto di essere entrato nel mondo MotoGp con la scuderia di Vr46.
Da qui proviene anche Andrea Migno, che è anche amico della famiglia Rossi. Dopo 10 anni di Moto3 la speranza è che sia finalmente arrivata l’ondata giusta per mostrare a tutti il talento, come visto nella volata finale in Qatar. Una cosa, però, è sicura: un altro Valentino Rossi non esisterà più. Ma speriamo che ne arrivino presto altri che ci facciano emozionare come ha fatto il Dottore.