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Il canto e la musica ci connettono e ci rendono più buoni e felici.

di Emanuela Mari

Canta che ti passa è un modo di dire, ma la voce è lo strumento più perfetto esistente in natura. Piena di sfumature, toni, timbri. L’unico strumento che, partendo dal movimento del diaframma (il centro delle nostre emozioni), mette in vibrazione tutto il nostro corpo dando voce all’anima.  Il modo più completo, complesso e totale che madre Natura ci ha dato per esprimerci. Si potrebbe allora pensare che cantare sia una pratica involontaria già acquisita. No, non è così… L’apprendimento del corretto cantare è la paziente e costante conquista di una tecnica piuttosto complicata.

Alla fine di questo lungo cammino si ha la sensazione che, tutto sommato, sia abbastanza naturale ma bisogna arrivarci! Insomma prima acquisisci con fatica e dolore (si fa per dire…!) poi capisci, come sempre nella vita. Ma che soddisfazione quando si è in grado di governare la propria voce per esprimere ogni sfumatura del proprio sentire attraverso il canto!

Eviterei magari di seguire i dettami dell’odierno gusto riguardo al canto che ricerca la perfezione quasi meccanica nelle voci. L’utilizzo del computer durante le performance dal vivo per aggiustare l’intonazione o la timbrica dei cantanti ne è la conferma. Mentre si esegue una canzone ci può stare anche la nota non perfetta, magari leggermente calante o un po’ “sporca”, ma sicuramente più espressiva. Qual è il problema? Troppe volte mi trovo ad ascoltare artisti che cantano tecnicamente bene ma non sanno muovere emozione. Chiunque, dopo un accurato studio, può arrivare a emettere correttamente delle note. Pochi però, sono quelli che agganciano l’ascoltatore e lo portano diritto nel loro mondo emotivo facendolo vibrare. Ecco, questi sono i veri artisti. E quando li incontri non li scordi più.

Al di là del mondo del professionismo, c’è da considerare comunque che tutti dovrebbero saper usare bene la propria voce. Essa è anche la sede del quinto chakra, quello dell’espressione e della comunicazione ma della realizzazione di ciò che ci fa vivere nel piacere, del sano istinto di Natura. La libertà di essere secondo se stessi, insomma. Quindi uno snodo energetico molto importante per il nostro equilibrio psicofisico!

Per questo, da insegnante di lunga esperienza, esorto i miei allievi bimbi, adolescenti (che più risultano bloccati in questo senso) e adulti, ad accompagnare i loro studi musicali sempre anche con il canto. E’ un controsenso studiare uno strumento “esterno” a noi e non saper utilizzare quello che la Natura ci ha dato come primigenio mezzo di comunicazione. Questo non significa dover diventare cantanti. Assolutamente!

Cantare è liberatorio, aumenta l’autostima, allontana la depressione, riduce lo stress, attiva gli ormoni della felicità, ha un effetto positivo sul sistema immunitario, ci fa divertire, favorisce la socialità. Cosa volete di più?  Cantate!

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