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Movimenti reggaeton dentro uno stile digitale che cerca di portare a casa quel certo andamenteo main stream fatto di seduzione, saudade e buon gusto internazionale. Il nuovo singolo degli Atimoci, al secolo José Raimundo Capitani e Daniele Greco, si intitola “Top Player”: un rimando all’adolescenza dei sogni “da grande” quando volevamo diventare tutti campioni… di calcio ovviamente. E non solo questo, ma tanta lettura nostalgica in una canzone, che dentro le sue trame anche molto sexy, trova spazio per una direzione anche sociale.

Atomici… dopo tanto, oggi cosa siete diventati o cosa siete riusciti a conservare di voi stessi?
Oggi siamo semplicemente cresciuti e direi cambiati su molti aspetti. Abbiamo acquisito esperienza, vissuto sulla nostra pelle i cambiamenti nel bene e nel male, abbiamo assorbito tutto ciò che ci circonda e che fa parte del nostro modo di essere. Abbiamo fatto un upgrade diciamo. Quello che è rimasto è sicuramente la passione per la musica, la voglia di farla e realizzare qualcosa di nostro per noi stessi ma soprattutto per gli altri. La famosa energia degli Atomici è il risultato della nostra alchimia che viene ridistribuita raddoppiata a chi ci ascolta.

“Top Player” è un inno alla giovinezza per noi… e per voi?
“Top Player” nasce proprio da questa idea. Chi ha vissuto la nostra generazione ricorda le partitelle improvvisate in strada con gli zaini o giubbotti a fare da porta fino alle prime esperienze agonistiche con la maglia del paese. Tutti avevano un idolo e c’erano giocatori- bandiere nelle squadre e molti bambini ancora oggi sognano la serie A. Poi di pari passo i bambini e la passione crescono e basta un pallone per far riemergere tutto…e perché no anche una canzone come questa.

Non manca l’aspetto sexy nel video: donne, motori, gioie… pallone… sembrano cliché inevitabili… vero?
Assolutamente sì, il binomio donne e motori, donne e pallone, donne e qualsiasi cosa attirano l’attenzione per questo sono inevitabili. Nel nostro caso se la canzone piace, la parte sexy enfatizza di più anche a chi del calcio non importa niente…

Ed il sogno che avevate da bambino? Oggi cosa diventa?
Da bambini si sogna di fare tante cose, crescendo si inizia a depennare quello che rimarrà un sogno nel cassetto e a tentare quelli concreti. La musica per noi è un sogno che avevamo, che viviamo ogni giorno e speriamo di svegliarci quando avremo svoltato, in ogni caso ne sarà valsa la pena. Questo è quello che è diventato il nostro sogno, l’importante è che non diventi un’ossessione altrimenti si perde lucidità.

E perché tutto questo suona con un ritmo reggae?
Il ritmo è un mix di influenze musicali con un tappeto reggaeton, questo anche grazie alla parte producer composta da Daniele Soriani e Gianrico Leoni e la distribuzione e i consigli della Jaywork Music di Luca Facchini e Luca Peruzzi. In “Top Player” è uscito un suono fresco, corale e adatto ad ogni evento riguardante il calcio, il mondiale fa da traino in questo momento ma il sound è allargato a tutte le realtà.

Il disco degli Atomici?
Più che di disco parliamo di un singolo dietro l’altro. Per noi è fondamentale sfornare pezzi ed essere presenti in modo continuativo su ogni piattaforma, su ogni social, in ogni evento, in ogni rassegna stampa quasi a costo di dare un principio di nausea… ma per esserne anche la cura. Atomici meglio degli antibiotici!