Antonio Fugazzotto, Presidente del Circolo delle Vittorie, presenta “Vico dei Miracoli” di Marcello Veneziani.
di Ester Campese
Continuano gli eccelsi incontri letterari del Circolo delle Vittorie di cui è Presidente Antonio Fugazzotto. E’ questa è la volta del libro “Vico dei Miracoli” di Marcello Veneziani edito da Rizzoli e presentato lo scorso 14 novembre 2023.
Una sala traboccante di ospiti intervenuti per tale occasione che hanno potuto deliziarsi degli interventi del prestigioso panel composto oltre che dal Dott. Fugazzotto, che ha introdotto e moderato l’incontro, da Salvatore Sfrecola, già magistrato, giornalista e scrittore, Paolo De Nardis Prof. Emerito di Sociologia alla Sapienza e Federico Mollicone Presidente della Commissione Cultura Scienze e Istruzione alla Camera dei Deputati.
Ad abbellire la sala alcune splendide opere dell’artista bielorussa Olga Silivancick.
Come di consueto è stata data lettura, di alcuni stralci del libro di Veneziani, a cura della doppiatrice Daniela D’Urso.
Ad intervenire per primo, dopo l’introduzione del Presidente del Circolo delle Vittorie Antonio Fugazzotto, è stato Salvatore Sfrecola. Sfrecola ha sottolineato come l’autore in “Vico dei Miracoli” affronti la storia di questa figura imponente con una combinazione davvero riuscitissima.
Tocca infatti più piani incrociandoli tra loro, a partire da quello storico che narra una Napoli a cavallo tra il 600 e 700, ma poi anche la vita del protagonista e non da meno l’aspetto filosofico di quello che è il più grande pensatore italiano. E’ Vico infatti che ha ispirato, anticipato e anzi spianando la strada al romanticismo e al risorgimento letterario, opponendosi alla filosofia imperante al tempo degli illuministi.
Gli fa eco l’intervento del Prof. Paolo De Nardis. Quest’ultimo ha sottolineato l’originalità dell’opera di Veneziani nel proporre in chiave innovativa l’impatto che una singola vita, in questo caso Vico, ha avuto rispetto alle vite degli altri, rispetto ad un contesto collettivo.
Realizza in un modo del tutto suo ed originale un nuovo poliedrico stilema trattando la struttura narrativa attraverso il punto di vista degli “attori” immedesimandosi e persino utilizzando come linguaggio il dialetto partenopeo. Un romanzo popolare che evidenzia la dialettica e l’impatto della città in contrasto con la campagna. Tratta anche le vicende umane di Vico incluso il rapporto con il figlio.
Restituita a Vico la giusta memoria
Federico Mollicone dal canto suo plaude Marcello Veneziani che nel suo romanzo sfida il pensiero contemporaneo con una reinterpretazione odierna di personaggi storici facendo luce su Vico e restituendogli quella memoria ingiustamente trascurata. Veneziani irradia nuovamente la figura di questo grande filosofo e intellettuale che ha ispirato i suoi successori per almeno due secoli influenzando i più importanti intellettuali italiani del 900.
Una narrativa che omaggia Vico, un gigante del pensiero italiano, troppo ancora trascurato anche dai libri scolastici. C’è una lettura sillogica del personaggio che narra Veneziani, che serve a evocare un pensiero e che fa vivere al lettore le scene tracciate in modo quasi filmico in uno stile del tutto originale che fa scoprire un pensiero filosofico alto come quello di Vico. Veneziani fa comprendere al lettore anche come solo in quel contesto storico e in quelle condizioni particolari Vico fosse in grado di sviluppare un pensiero di quella tipologia. Si genera in tal modo quello spirito filosofico e storiografico circolare di quei noti corsi e ricorsi storici.
Lo stesso Marcello Veneziani nel suo intervento spiega perché ha voluto dedicare un libro alla memoria di Vico, scritto anche animato dal fatto che non era mai stata prima d’ora redatta alcuna biografia su un autore così importante. Nel suo eloquio Veneziani spiega come Vico abbia saputo toccare diversi mondi e per questo è stato considerato anche storico, giurista, studioso della pedagogia, sociologo, e tra i primi autori dell’estetica per una sensibilità che si tramuterà in romanticismo. Attraverso la storia di Vico si intreccia indissolubilmente anche la storia antica di Napoli oltre al pensiero meridiano e la cultura profondamente legata ai luoghi.
Tra i prestigiosi ospiti presenti in sala anche il Principe Gino Petrucci Gran Sovrano dell’Ordine Ospedalieri di San Giovanni in Gerusalemme dei Cavalieri di Malta, Pippo Franco e Signora, l’attrice Elena Bonelli e Minnie Minoprio.