Serenella – Io sono – la recensione

di Ester Campese

Attraverso “Serenella – Io Sono”, pubblicato da Europa Edizioni, l’autrice scrive la sua biografia. Lo fa con grande spontaneità, compiendo un viaggio a ritroso e introspettivo della sua vita.

Con coraggio infatti guarda e si interroga sugli avvenimenti del suo passato. Un testo che completa la sua catarsi e che come una fenice, dopo essere stata bruciata, riesce a risorgere.

Le pagine si scorrono piacevolmente e in esse si scoprono i vari pezzi del puzzle che composti regalano un trascorso doloroso, ma anche molto delicato, del suo vissuto. Lo esplora partendo dal peso di un ruolo “cucito addosso” dagli altri, quello immaginato e tratteggiato dalla collettività. Prima la famiglia poi la società. Spesso infatti lasciamo troppo poco spazio a noi stessi permettendo erroneamente agli altri di definirci come persona. Questo è il monito dell’autrice che suggerisce di tener invece fede alla propria natura e realizzazione.

La scrittrice traccia così le proprie esperienze, quelle che l’hanno segnata fin dalla primissima infanzia, dove il troppo rigore, imposto dalle regole sociali dell’epoca, le imprimono delle “risposte” che anche in età adulta si ritroverà a vivere. Soprattutto quel senso di mancata protezione e indifferenza da parte degli adulti che ridonderà anche nel rapporto con il marito con cui si sentirà calata in una realtà fatta di costrizioni al limite dell’immaginabile.
La narrazione giunge poi agli anni terribili che la porteranno alla separazione dal marito e ad affrontare le difficoltà economiche per sostentare la propria esistenza e quella dei figli.

Anche i troppi divieti imposti in giovane età, non le permetteranno, inizialmente, di esplorare il mondo con la sana curiosità giovanile le cui esperienze formano quel subastato fatto di autonomia, “self confident” e forza decisionale. Una forza che ritroverà tuttavia in età più adulta e dopo un lungo percorso. Un raccontarsi che può far da specchio a molti trasmettendo contestualmente un senso di speranza. Lei infatti avrà forza e coraggio per riprendere la propria vita in mano.

In questo percorso riscoprirà “nuovi modi”, sostituendo l’avere all’essere, fino a giungere alla sua svolta. Questo accadrà in particolare attraverso un corso di counseling che unito alle sue doti empatiche le doneranno un profondo senso e valore di vita facendola entrare in contatto con tante nuove persone intese come “universi da scoprire”.

Serenella compie un’analisi spietata e veritiera attraverso cui si mette a nudo con coraggio. Un esempio che, non solo a lei ma anche ai lettori, può suggerire il percorso per una maggiore consapevolezza rispetto alla propria esistenza. Un cammino che ha portato l’autrice a comprendere il vero valore di quella grande ricchezza interiore che ognuno di noi possiede, e che se fatto emergere dona pace, pienezza e vera felicità.

Non sveliamo il finale del libro, ma nelle ultime pagine ritroviamo un ulteriore invito dell’autrice che con altri aneddoti ci riporta ai tempi della fanciullezza con l’auspicio di tornare tutti a quell’epoca spensierata in cui ci si incantava davanti alle cose semplici e dunque all’essenza più vera della vita.