Opere, testimonianze e foto, l’Omaggio a Maurizio Fagiolo Dell’Arco – alla Galleria Russo a Roma

di Sabina Fattibene

Si è organizzata una mostra non per un artista ma per ricordare un critico d’arte, Maurizio Fagiolo dell’Arco che era anche collezionista.
Lo si fa nel ventennale della sua scomparsa, così la galleria Russo lo omaggia con quaranta opere scelte dalla collezione dello storico d’arte.

Tra questi l’autoritratto del 1665 firmato da Giovan Battista Gaulli, il Baciccio, uno dei pezzi della collezione di dipinti del 600 romano, donato dai coniugi Fagiolo al Museo del Barocco di Ariccia. Vi sono anche opere che vanno da Balla passando per Domenichino alla Scuola Romana. Il tutto a testimoniare le competenze e i vari interessi che Maurizio Fagiolo Dell’Arco ha perfezionato nel corso della sua carriera di grande studioso, sino a scoprirsi “archeologo dell’Avanguardia”.

Nella mostra si espongono i lavori eseguiti da grandi artisti del 900. Maurizio Fagiolo dell’Arco è stato il più geniale e generoso protagonista della scena artistica non solo italiana del dopoguerra ma internazionale. Uno studioso dal pensiero rivoluzionario, anticonformista nell’interpretare lo sviluppo dell’arte dal 600 sino al 2000. La mostra “Omaggio a Maurizio Fagiolo dell’Arco” alla galleria Russo, sede romana di via Alibert 20, giovedì 23 Giugno 2022, è curata da Laura Cherubini che dichiara ”Maurizio Fagiolo dell’Arco è grandissima figura di storico d’arte, personalità poliedrica, brillante studioso e creatore di indimenticabili mostre” anche la moglie di dell’Arco Maria Beatrice Mirri ha dato il suo contributo selezionando le opere da esporre.

Opera di Francesco Trombadori

Una selezione tra figurativo e astrato i migliori lavori di Carla Accardi, Getulio Alviani, Giacomo Balla, Alighiero Boetti, Corrado Cagli, Duilio Cambellotti, Giuseppe Capogrossi, Giuseppe Chiari, Guido Crepax, Giorgio de Chirico, Jim Dine, Lucio Del Pezzo,Piero Dorazio, Ferruccio Ferrazzi, Tano Festa, Armando Spadini, Francesco Trombadori, Giulio Turcato, Andy Wahrol, Alberto Zivieri.

Tano Festa

Scrittore di testi fondamentali per la storia dell’arte italiana

Dell’Arco ha scritto diversi testi, fondamentali per la storia dell’arte italiana. Tra loro quello pubblicato nel 1966 dall’Editore Bulzoni, ”Rapporto 60 Le arti oggi in Italia”, riporta le esperienze artistiche più innovative del decennio, secondo la forma del suo pensiero, il suo giudizio espresso con chiarezza con una scrittura veloce ma sempre aderente alle opere.

Il Catalogo fatto dalla galleria è un libro raccolta di foto della sua vita, di testimonianze su Fagiolo, di amici, studiosi che erano spesso a studio da lui, artisti che sono stati compagni di tutta la vita. All’inizio del Catalogo è riportato un pensiero di Pino Pascali che dice: “Io sono come un serpente ogni anno cambio pelle. La mia pelle non la butto, ma con essa faccio tutto. Quel che ho fatto di recente, già da tempo mi repelle”.

Osserva Laura Cherubini nel suo saggio in catalogo “ Maurizio era un grande anticipatore e indagava su artisti che erano essi stessi anticipatori”. 

Fu un uomo talmente eccentrico e indipendente da rifiutare l’incarico di Professore Straordinario di Storia d’arte moderna, pur avendo vinto il concorso che gliela assegnava. E pur avendo una formazione accademica di tutto rispetto: laureato in Storia dell’arte alla Sapienza di Roma, allievo di Giulio Carlo Argan. Ha preferito insegnare all’Accademia di Belle Arti e aprire uno studio che diventerà formazione di generazioni di critici e storici d’arte, Ester Coend, Angela Cipriani, Maurizio Marini ed altri.

La rassegna alla galleria Russo fa il punto sulla personalità eclettica dello storico d’arte, incentrata sulla collezione di opere, documenti, foto di una vita vissuta intensamente per l’arte, con l’arte.

Di BeneSa