Eccolo il nuovo singolo di Ninaif, al secolo Veronica Marchese. Si intitola “Sabato (per ricominciare)” ed è una leggera e delicatissima diapositiva di un giorno che serve come sospensione dalla corsa quotidiana, sospensione dentro cui guardare se stessi, le proprie follie ma anche i propri silenzi. Tra buio e luce si fa di conto dentro un suono pop digitale altrettanto delicato nelle soluzioni di arrangiamento.

Un nuovo brano che in qualche modo mette pausa allo stress quotidiano: per te cosa rappresenta? Un “punto di sosta” anche nella produzione musicale?
Rappresenta un punto di sosta dalla vita che mi stava soffocando, dall’imposizione di quelle maschere a cui troppe volte la socialità ti chiede di sopperire. Un punto di sosta che però a livello artistico è stato un ottimo momento per ricominciare a “vomitare emotivamente” ciò che mi portavo dentro, ma nella musica. Quindi un momento di pausa da tutto, tranne che dall’arte.

C’è tanta sospensione dentro questa canzone: il suono almeno ci comunica tanto questa dimensione. Come nasce, anzi quando… anzi dove…?
In realtà nasce in un sabato sera in cui il mio unico desiderio era quello di mettermi comoda e restare a casa a condividere un pezzetto di esistenza sola con me stessa. In quel momento un amico mi scrive chiedendomi cosa avrei fatto quella sera ed alla mia risposta di voler rimanere a casa mi dice “sai andrebbe anche a me, ma è sabato.. Che fai non esci?”. In quel momento o rispondevo male o mi sfogavo nella musica. Ho scelto la seconda: con una gamba del pigiama infilata e l’altra no mi sono fermata ed ho scritto “Sabato (per ricominciare)”. E quello è stato uno di quei giorni in cui ho preso una boccata d’aria per poi ricominciare il giorno dopo.

Domanda assai spirituale: nella sospensione di un giorno di passaggio, nella sua contemplazione, Ninaif in qualche modo ne esce diversa?
Ninaif esce nuova e diversa da qualunque cosa con cui entra in contatto, anche se proviene da lei. Tutto ciò che nasce da un qualunque momento della mia vita crea un punto di svolta, che sia anche una presa di coscienza che mi aiuti a crescere. Ogni giorno di passaggio, di contemplazione secondo me fa la differenza nella vita di ognuno di noi.

Questo brano ci sta anticipando qualcosa del tuo prossimo futuro discografico?
Forse si o forse no, è un futuro tutto in divenire che però racchiude sempre una parte di me. L’unica cosa che posso anticipare è che è un progetto in sperimentazione, pieno di spontaneità in cui si incontrano i miei sentimenti espressivi e melodici con i sentimenti del produttore artistico che mi sta affiancando, Paolo De Stefani.

Un video ufficiale? Ci hai pensato? Come te lo immagini?
Ci sto pensando e sto lavorando anche per questo. Lo immagino sicuramente in empatia con ciò che desidero esprimere con quello che ho da dire e soprattutto pieno di imperfezioni e dell’essenza più intima dell’essere umano ed in particolare della donna, ma non voglio anticipare più del dovuto. Avrete modo di vedere spero presto.