Melanie Francesca presenta il suo nuovo e avvincente romanzo “Il Maestro”.

di Flavio Iacones

“Il Maestro” chiude la trilogia iniziata con L’Occidentale di Melanie Francesca. In quest’ultimo romanzo la protagonista Anna racconta ancora la sua vita e la sua visione di donna occidentale in Medio Oriente, dove è alle prese con una cultura, una religione e delle tradizioni diverse.

Divenuta parte di questa nuova società in cui vive con il marito musulmano ed emiratino e i figli, all’apparente conflitto tra occidente e Medio Oriente Anna trova nell’amore la soluzione più pacifica: una via da percorrere particolarmente in questo periodo storico dove sembra che tutti i valori occidentali siano contrapposti al non-occidente e, pare, non vi sia a questo conflitto una via d’uscita. A ospitare la presentazione è stato il noto ristorante meneghino Le Muse, a viale Pasubio, che ha servito agli ospiti giornalisti, del mondo della cultura e dello spettacolo un menù raffinato. A moderare la presentazione è intervenuto il filosofo, scrittore e opinionista, il Professor Stefano Zecchi, che insieme all’autrice ha toccato i punti salienti della narrazione, offrendo ai presenti spunti e riflessioni sulla protagonista del libro.


Hanno, inoltre partecipato, alcuni amici della scrittrice, del mondo dello sport e della cultura: Walter Zenga, Antonio Zequila, Angelica Preziosi, Biagio D’Anelli, la cantante Regina, Claudia Peroni, Roberto Alessi e Fernando Proce.

Sinossi

Dall’osservatorio privilegiato di Abu Dhabi e Dubai, tra una corsa in barca e castelli di sabbia durante il lockdown, Anna osserva il nuovo assetto mondiale dove la differenza tra vita reale e virtuale si annulla e gli uomini si trasformano in esseri internettiani. La rete anestetizza la capacità di provare emozioni vere, allontanandoci l’uno dall’altro e anche dal proprio corpo, mentre la mente corre sedotta dal gioco frenetico del bombardamento digitale, di fronte al quale la concretezza della quotidianità risulta lenta e insoddisfacente.

L’unico antidoto a tutto questo sembrano essere gli insegnamenti di un Maestro, figura enigmatica e potente che guida al risveglio interiore attraverso insegnamenti antichi provenienti da un mondo lontano. Vivere nel presente, esercitarsi a non coltivare desideri inutili, conoscere e amare se stessi per essere a propria volta amati; combattere le ossessioni schiavizzanti dei social, dell’ultimo prodotto tecnologico o della fidanzata sempre più giovane e bella.

Perché solo l’incontro con gli altri, la ricerca spirituale, il ritorno al vecchio mondo fisico in difesa dell’ambiente, sono le tappe di un processo di guarigione personale che è la vera rivoluzione da cui ognuno dovrebbe partire per salvare il pianeta. Quella di Melanie Francesca è la divertente narrazione della rutilante giostra dubaiana tra il
jet set internazionale e una patinata vita familiare – con le problematiche del matrimonio interculturale, del ruolo di madre e moglie da copertina e dell’intramontabile paradossale velleità di paladina dei diritti sociali – ma pure un’accorata riflessione sulla libertà che non può essere strappata con la forza. Come succede ora, in un mondo malato, dove i governi comandati da uomini dominati dal proprio ego carico di cupidigia tengono in scacco le
masse derelitte dell’umanità.

Note sull’autrice

Melanie Francesca è giornalista di costume, scrittrice, artista e personaggio televisivo. Ha pubblicato tredici libri che spaziano dal romanzo alla poesia e hanno avuto madrine di eccezione come Nanda Pivano e Barbara Alberti. Come artista diplomata all’Accademia di Belle Arti a Venezia, Melanie Francesca ha esposto a Parigi, Milano, Mosca e in Medio Oriente. Con l’opera The Box ha partecipato ad Art Dubai nel 2016 sotto il patrocinio del ministro della Cultura degli Emirati Arabi e successivamente nella galleria Cap Contemporary Art Platform. Vive tra Dubai e Lugano.

«Stavolta l’autrice mi ha fatto una grande sorpresa. Ero abituata alla sua satira amara, intelligente, esilarante sulla donna bionda che combatte una solitaria e impossibile lotta femminista negli Emirati, in L’Occidentale o La donna perfetta, e mi sono trovata davanti a una bellissima scrittura, delicata e profonda.» Barbara Alberti

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