Spread the love

Le favole e fiabe, compagne di vita, fin da piccoli.

di Natalia Parisella

Le mie compagne da una vita, fin da piccolissima, sono state favole e fiabe. Lette e rilette a centinaia, italiane, straniere, classiche, moderne, della tradizione. Le amo perché fanno sognare, perché rapiscono in mondi e tempi non tuoi, ma che puoi figurarti tali. Sono porte aperte sulla libertà: di pensiero, di fantasia, di immaginazione. E di idee. Considerate da psicologi, psico-analisti ed educatori “ambiente di apprendimento” e aiuto psico-pedagogico nel processo di crescita.

Lo psicoanalista austriaco Bettelheim sosteneva che i bambini hanno bisogno di molte esperienze di crescita per trovare un significato alla loro vita ed un loro posto nel mondo. In questo le favole sono un eccellente strumento, trattando di problemi umani universali, in modo comprensibile anche ai più piccoli e in contesti accettabili.

L’immedesimazione nelle vicende dei personaggi narrati fa sì che il lettore diventi consapevole anche delle proprie capacità in relazione a situazioni di vario genere. Sempre secondo Bettelheim ogni individuo dà un proprio significato alle storie; significato che può cambiare in relazione alla fase di vita e alle necessità contingenti. È capitato a tutti di cogliere sfaccettature “nuove” rileggendole. E quando contengano aspetti più aggressivi o violenti, in virtù di quell’identificazione detta, aiutano a conoscerli e ad elaborarli.

Insomma: le favole come “modelli”, sia in positivo che in negativo; forniscono dei tracciati di vita. Insegnano.
La raccolta cui più sono affezionata è costituita da 8 tomi rilegati a mano, consunti all’esterno dall’uso. Costituiti da fascicoli pazientemente e amorevolmente collezionati dai miei a partire dal mio concepimento e a seguire: hanno quindi la mia età. Sono un’edizione bellissima dei Fratelli Fabbri Editori: “Tutte le fiabe”.

All’interno: una meraviglia. Andersen, Grimm, Basile e poi le saghe teutoniche e nordiche, le fiabe fiamminghe, cinesi, giapponesi, persiane, arabe, africane, la mitologia greca. Le immagini sono veri e propri dipinti con miniature e bordi decorati stupendi. Ci passavo ore a guardarle e riguardarle.

Sono certa che da li è iniziato l’amore per il bello, per l’arte, per la combinazione di forme e colori. Ed il gusto per le parole ed i loro suoni. Perché me le leggevo a voce alta. Sono state ottime compagne di una prima infanzia spesso solitaria, ma piena di immaginazione. E poi, anche se un classico, il cofanetto in due volumi – anch’essi letti e riletti fin da bambina- ha segnato la mia vita, con immagini mentali, concetti, reiterazioni, cantilene, ritmi, saggezze antiche, magie e fantasia. Parliamo di “Fiabe Italiane” di Italo Calvino.

leggi altri articoli qui