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Le carote, piante erbacee apprezzate e versatili.

di Riccardo Bramante

Le carote, brutte, sporche ma non cattive, sono considerate un alimento ottimo da portare sulle nostre tavole. Gli antichi romani ritenevano addirittura che fossero un cibo afrodisiaco!

Originarie del Medio Oriente, si sono diffuse anche in Europa distinguendosi in varietà diverse per sapore e colore.

Il suo nome deriva dal tardo latino carōta, ma anche da greco karōton. Questo tipo di ortaggio, questa pianta spontanea si è diffusa non sono in tutta Europa, ma anche in Asia e nel Nord dell’Africa. Allo stato attuale sono coltivate in tutte le aree temperate del mondo e in alcune zone sono addirittura considerate infestanti.

 

 

Le carote possono essere di molti colori, come dicevamo, che vanno dal viola al giallo, dal rosso fino a quelle più comuni che sono quelle arancioni.

Queste ultime create con un innesto nel XVII secolo per onorare la dinastia reale degli Orange (arancioni, appunto) sono giunte fino ad oggi a noi.

È proprio questa tipologia di carote ad essere utilizzata maggiormente e non solo come contorno. Possono infatti essere utilizzate anche come dessert, impiegate in gustosi gelati e in preparazioni di Chef stellati.

In ogni caso si trovano facilmente in posti che siano assolati ma anche in zone calde e sassose.

Impiegate in tante diete le carote sono dunque un vegetale che risulta molto versatile e che racchiude anche tantissimi benefici per la nostra salute. Primo tra tutti la vitamina A, il beta-carotene che in estate ci aiuta ad avere e mantenere una bella tintarella. Aumentando il senso di sazietà facilitano il non mangiare troppo.

Aiutano anche la vista, oltre che essere benefiche per il sistema immunitario e l’apparato respiratorio. Riducono l’assorbimento del colesterolo con evidenti benefici anche per il cuore.

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