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Moda e cibo è oggi un binomio sempre più vincente e tra i baluardi del made in Italy.

di Elena Vellucci

La moda e il cibo hanno da spesso avuto un rapporto conflittuale, per interi decenni. Pensiamo per esempio ai canoni di bellezza propinati con modelle super magrissime sulle passerelle. Oggi tante cose stanno cambiando e la moda, con il cibo, diventano il connubio perfetto e ispirazione per le collezioni di tante case di moda.

Sulle passerelle si sono visti sfilare abiti con riferimento al colosso McDonald, l’ossessione per il fast food di Jeremy Scott – direttore creativo di Moschino – è evidente nelle divise da commesse che diventano tailleur. I pacchetti di patatine, le tavolette di cioccolata, pop – corn e caramelle, si trasformano per magia in sfarzosi abiti da sera. Un inno però al consumismo e al cibo spazzatura. Si è persino visto uno scenografico abito da sposa esibito in passerella con stampati ingredienti e indicazioni alimentari, da nutrition fact.

E ancora Dolce e Gabbana propone abiti stampati, con richiami alla pasta o al cartone della pizza con molti riferimenti all’orgoglio siciliano. Non solo abiti ma anche packaging di prodotti alimentari, trasformati anche loro, dalla creatività dei designer, con capsule collection in limited edition.

La famosa bibita “Coca Cola” da anni fa “vestire” le sue iconiche bottiglie dai maggior designer, come Fiorucci, Armani, Roberto Cavalli, Moschino, Roberto Raimondi, Ferrè, e Trussardi. La serie spesso è anche presentata in mostre e fotografie.

Non fa eccezione Disaronno, il liquore, che ogni anno presenta il progetto “Disaronno Icon”, che include anche un’iniziativa solidale molto forte. Parte del ricavato delle bottiglie vendute infatti è destinato alla Charity For Devolepment per importanti progetti in Africa, rivolti soprattutto alle donne. Prendono parte a questa iniziativa noti brand, come Moschino, Cavalli, Versace, Etro e Missoni.

Anche, gelaterie e locali, diventano esperienze di sperimentazioni di creatività e gusto. Come nel caso dell’agri gelateria Gusto17 di Milano che si rende protagonista ogni anno di speciali creazioni di gelati, con cui celebrare l’estro dei designer. Per Armani è stato creato uno stecco “Greige” di gelato con due sfumature di colori, quelli più utilizzati dallo stilista per i suoi abiti. DA ciò tra ispirazione Vincenzo Fiorillo uno dei fondatori dell’agrigelateria. Anche Elsa Schiapparelli interpreta i gelati alla moda realizzandoli in colore rosa mentre Fendi sceglie il giallo.

Si pone sempre l’attenzione alla genuinità e alla qualità, infatti gli ingredienti utilizzati per la preparazione di questi gelati sono rigorosamente naturali e con materie primissime, esclusivamente Made in Italy. Si dà così vita ad una golosa palette di sapori e colori da abbinare secondo il proprio gusto.

E’ un trend in crescita e sono molte le aperture nel segno della moda che stanno arricchendo il panorama gastronomico, tra unicità di stile e gusto. A Firenze, ad esempio, l’Osteria di Massimo Bottura, all’interno del museo e della Boutique Garden, è stato ideato dal direttore Alessandro De Michele. Il locale ospita una cinquantina di persone in un ambiente accogliente e intimo. L’interior design è studiato con riferimenti style della casa di moda di Gucci e la parete è formata da specchi arricchiti da tavole che riproducono le antiche corporazioni fiorentine.

La direzione del locale è affidata a Massimo Garden chef pluristellato e acclamato in tutto il mondo. E’ invece la chef messicana Karime Lopez che intreccia, ai fornelli, sapori e gusti di cucina contemporanea coniugando culture diverse e realizzando piatti che sono capolavori per il palato ma anche visivi.

Anche a Roma il ristorante giapponese Zuma, situato a Largo Goldoni nel palazzo Fendi, sottolinea la stessa fusion moda/cibo. Un locale splendido che si ispira allo stile informale degli Izakaia, (i tipici locali dove si gusta sakè e si mangia una sorta di tapas). È situato sulla terrazza del palazzo e si raggiunge salendo in ascensore. Ci si ritrova così davanti ad un corridoio di grande impatto, formato da canne di bambù e mattonelle di ceramiche tohiky. La sala principale è di stile decisamente zen e orientale, con piastrelle alle pareti e alternanza di tavoli rotondi e più piccoli. L’atmosfera è ricreata per far rilassare i frequentatori, che ne apprezzano la playlist personalizzata e la possibilità di poter abbinare cocktail e specialità della cucina giapponese.

Cibo e moda è anche il concetto che lega uno dei progetti più apprezzati. Un blog chiamato Teste of runway, fondato da Anna Marconi che ha unito le sue due grandi passioni, offrendo ricette ispirandosi agli ouftit, che sfilano sulle passerelle di ogni stagione. Ad esempio, Il tortino di zucchine ispirato alla collezione di Vivetta. Le carotine al forno di al sapore di Max Mara.

Ad unire ancora gusto e creatività è un’iniziativa interessante, ma soprattutto un importante omaggio, al fascino e all’amore per l’Italia. Due nomi del Made in Italy si incontrano per dar vita ad un’edizione limitata. Sono i Baci Perugina firmati Dolce Gabbana da cui nasce “Dolce vita“, realizzata dalle sapienti mani dei cioccolatieri della casa Perugina.

Una pralina ricoperta di delicato cioccolato bianco, con note di vaniglia con all’interno la leggendaria nocciola intera cuore di gianduia e granella di limone. Il packaging della scatola di latta nella quale sono custodite le praline, evocano le atmosfere mediterranee pieni di colori e rimandi alla tradizione isolana. All’interno dei baci Perugina le frasi d’autore, lasciano spazio a quelle siglate da Dolce Domenico e Stefano Gabbana, e sono dedicate alla bellezza italica. L’Italia e sinonimo di gioia, tradizione e bellezza …. in una parola vita – Domenico Dolce e Stefano Gabbana

(credito Ph fonte Web)