Trovo che sia davvero un disco che dica no al futuro. Ma non è una critica quanto più un coraggioso atto di consapevolezza. Attore, scrittore, cantautore napoletano Giacomo Casaula, lui che ci regala un nuovo disco dal titolo “Amore sintetico” accompagnato dal nuovo video del singolo “Viola”. Disco limpido, umano, di semplicità e di facili connessioni con la vita che abbiamo tutti. Un disco di verità non si perde dentro le maschere digitali e dentro un pop estremamente preciso alle orecchie e alla vista. Ha i bordi sdrucciolevoli questo lavoro…

Un secondo disco: in genere si dice che le seconde prove sono le più
delicate. Tu come l’hai vissuta e che responsabilità le affidi?
Indubbiamente ogni seconda prova ha le sue specifiche difficoltà però personalmente l’ho vissuta bene e le affido come al solito tutto quello che realmente volevo comunicare.

Che poi dal passato peschi un brano come “Indie e De Gregori” che
forse è un vero e proprio manifesto o sbaglio?
Indie e De Gregori è una canzone importante ripresa dal primo disco che racchiude molto bene quel concetto di sintesi e liquidità presente in tutto il secondo lavoro. Può essere quindi un manifesto.

Un disco politico a suo modo… sociale sicuramente… cosa ne pensi?
Credo che ogni disco sia sociale e politico. Anche le canzoni d’amore lo sono, poiché sempre calate in un determinato contesto o realtà.

“Ballata per Angelina” anche viene dal passato?
Sì, è un’altra canzone ripresa dal primo disco sempre per affinità tematica. Descrive un triangolo amoroso ambientato in uno scenario da spaghetti-western in cui ogni pregiudizio viene paradossalmente ribaltato a favore proprio di quella liquidità di cui parlavo prima.

Dunque per te il futuro che suono ha?
Mi auguro migliore di quello che stiamo vivendo ora, sotto tutti i punti di vista.