Dario Argento alla Berlinale 2022, si ripresenta fuori concorso, nella sezione “Special Gala”, con “Occhiali neri”.

di Riccardo Bramante

Sono trascorsi 20 anni da quando Dario Argento partecipò per la prima volta al Festival del Cinema di Berlino con il suo film “ Dracula 3D”. Si ripresenta oggi, non in concorso ma nella sezione “Special Gala”. Presenta il suo ultimo lavoro “Occhiali neri”, interpretato da Ilaria Pastorelli e dalla figlia Asia che è anche co-produttrice.

E’ la storia di una giovane escort che, a seguito di un incidente automobilistico, perde la vista e deve fuggire inseguita da un killer seriale insieme ad un cane e a un bambino cinese, Chen. Il tutto ambientato in una Roma patinata e semiperiferica ( è stato girato per la maggior parte nel quartiere di San Saba), quasi sempre di notte o con effetti speciali che riportano al buio opprimente.

E’ un film che doveva essere realizzato venti anni fa. A seguito del fallimento della casa di produzione, fu messo nel cassetto e ritirato fuori solo lo scorso anno da Asia Argento che voleva esserne la regista, lasciando poi al padre questo ruolo.

In particolare, la recitazione e i dialoghi sono i punti dolenti. La sceneggiatura ha momenti alquanto imbarazzanti come quando, ad esempio, la protagonista, cieca, dice al piccolo cinese di indossare il giubbetto poggiato su una sedia.

Purtroppo, gli anni trascorsi si vedono tutti. Nonostante il tanto sangue che scorre e le scene granguignolesche proprie di Argento, bisogna riconoscere che questo non è uno dei suoi migliori film. Probabilmente nuoce al regista quella “fase di riconciliazione con i miei incubi” – come lui stesso afferma – che lo portano ad esplorare campi a lui non molto congeniali come i rapporti di affetto e tenerezza che legano la protagonista Diana con il piccolo cinese Chin.

D’altra parte, la stessa Ilenia Pastorelli ci sembra fuori contesto in questo film. Avendola vista in ruoli completamente diversi e a lei più congeniali, come nel film “ Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti o in “Benedetta follia” di Carlo Verdone; più credibile Asia Argento nella parte di una istruttrice per non vedenti.

Molto interessante è, invece, la fotografia di Matteo Cocco, che riesce a ricreare con scelte originali atmosfere oscure e horror. Egualmente valida è anche la colonna sonora, elemento sempre importante nei film di Dario Argento. La stessa è realizzata dal musicista francese Arnaud Rebotini, compositore di musica elettronica molto apprezzato da Asia Argento. Il film sarà nelle sale italiane a partire dal 24 febbraio.