Per la prima volta esposte le straordinarie scoperte effettuate nel 2022

 


Un’altra mostra che farà la storia. Dopo quella dei bronzi di Riace nel 1981 stesso onore è stato riservato ai preziosi ritrovamenti del 2022 nel Bagno Grande di San Casciano dei Bagni.
Dal 23 giugno al 25 luglio e dal 2 settembre al 29 ottobre 2023 i bronzi etrusco-romani del santuario termale della località umbra sono esposti per la prima volta al pubblico all’interno del Palazzo del Quirinale.


La mostra “GLI DEI RITORNANO. I BRONZI DI SAN CASCIANO” si snoda come un viaggio attraverso i secoli all’interno del paesaggio delle acque calde del territorio dell’antica città-stato etrusca di Chiusi.

Venti statue e statuette ed ex-voto anatomici raccontano una storia di devozione. Culti e riti ospitati in luoghi sacri dove l’acqua termale era usata per fini terapeutici. Per la maggior parte non statue di dei, ma immagini sofferenti di chi chiede la grazia della guarigione.


Inoltre, oltre 5000 monete in bronzo fresche di conio, non usurate dagli scambi, destinate al santuario arricchiscono la collezione di offerte.

A riportarci intatte queste opere un rito, quello del fulgur conditum, il rito del fulmine sepolto, per il quale se un tempio o un santuario veniva colpito da un fulmine tutto ciò che vi si trovava all’interno doveva essere sepolto, insieme al fulmine stesso. Il fulmine in bronzo fu deposto insieme a una freccia in selce all’interno di uno strato composto da tegole e coppi, che sigillò l’antica vasca e fece giungere ai nostri giorni l’intero tesoro.


L’eccezionale stato di conservazione delle statue nell’acqua calda ha permesso di rinvenire le iscrizioni in etrusco e latino, che ci aiutano a conoscere meglio quelle genti che frequentavano il luogo sacro.


Un luogo singolare, al di fuori del tempo e delle umane rivalità, ove Etruschi e Romani convivevano sotto la protezione degli dei, alla ricerca del loro favore, invocando la guarigione dai propri malanni.

Affrettatevi prima che tutti i reperti trovino la loro collocazione finale, nell’esposizione permanente all’interno del Palazzo dell’Arcipretura di San Casciano dei Bagni.