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Tersite Rossi torna in libreria con “Chroma”.

Torna infatti in libreria Tersite Rossi e lo fa con una serie di racconti dal titolo “Chroma”, pubblicati da Les Flaneurs Edizioni.

Sono racconti che graffiano come le spine di una rosa, o gli artigli di un mostro.

 Nero: un ragazzo alla ricerca delle proprie origini scopre in una sperduta gola di montagna un segreto spaventoso, al di là del bene e del male.

Blu: una madre tenta di salvare sua figlia e il suo popolo in un mondo in cui i Terreni sono ridotti in schiavitù per l’incapacità di ricordare il passato.

Giallo: un giudice che si sente sempre dalla parte giusta della storia pronuncia la sua impietosa sentenza tra le nebbie della provincia italiana.

Rosa: un pornodivo viene sequestrato dai Nuclei Armati contro la Distrazione da YouPorn e potrà salvarsi solo a patto di non pensare all’erezione.

Rosso: Ashrif, Tahira, Giovanna e Luca sono le pedine di uno spietato gioco di potere, alla ricerca di un riscatto impossibile tra Afghanistan e Italia.

Quelle di Chroma sono Storie degeneri, legate dalla degenerazione della forma: non c’è fedeltà a nessun genere letterario, nemmeno a quello apparentemente dichiarato dal colore che le contrassegna.

E da quella dei personaggi: antieroi, o post-eroi, che perdono anche quando vincono, degeneri al massimo grado in una società dove se perdi non sei nessuno.

Tersite Rossi è un collettivo di scrittura.

Autore del romanzo d’inchiesta sulla trattativa tra Stato e Mafia È già sera, tutto è finito (Pendragon 2010).

Ha pubblicato il noir distopico Sinistri (Edizioni E/O 2012, nella Collezione SabotAge curata da Massimo Carlotto).

Nel 2016 con Pendagron ha pubblicato il thriller economico-antropologico I Signori della Cenere.

Pendagron nel 2019 ha pubblicato Gleba, romanzo d’inchiesta sul lavoro sfruttato.

Suoi racconti sono apparsi sulle pagine di svariate testate, raccolte e antologie.

Lo pseudonimo è un omaggio a Tersite, l’antieroe omerico, e al signor Rossi, l’uomo della strada.