Vi lasciamo scoprire questa clip ufficiale che svela il volto e la featuring di gustosi personaggi del mondo dello spettacolo e non solo… anima poliedrica quella di Stefano Napolitano, un esordio anche nel campo discografico con questo singolo dal titolo “Cadendo” firmato dalla splendida collaborazione con il producer Alex Gaydou.

«Una canzone che inizialmente nacque come testo nel 1993 a seguito del ricordo di una profonda crisi esistenziale vissuta anni prima. Venne successivamente inserita nel primo libro “Pensieri di seconda scelta” uscito nel 2021. Nel 2003 compongo la parte musicale. Ricordo un giorno di essermi trovato da solo in casa ad ascoltare il cd di un gruppo milanese La Sintesi dal titolo “Un curioso caso”. Lo ascoltai ripetutamente per diverse ore e, a un certo punto, sentii arrivarmi in testa l’ispirazione. Spensi lo stereo di colpo, abbracciai la mia chitarra e cominciai ad eseguire un giro di accordi un po’ inconsueti con una melodia articolata che mi arrivò all’improvviso. Mi ricordai di quel testo scritto dieci anni prima e, straordinariamente, mi accorsi che quella melodia era perfetta per quelle parole. La registrai su un nastro e poi lo conservai in un baule insieme al resto delle cose che scrivevo. Passarono altri due decenni». Stefano Napolitano

Mi sembra un titolo importante: cadendo che cosa si impara dalla vita?
Ad alzare la testa per risollevarsi da terra e riprendersi la vita in mano credendo in qualcosa, qualunque cosa purché assomigli alla parola amore. Credo sia l’unico modo per uscire da una profonda crisi esistenziale che la vita ci ha riservato. Sono crisi di passaggio che ti mettono alla prova come recita il testo del brano.

Un brano che quindi celebra la sconfitta o che inneggia alla rinascita?
Più che ad una sconfitta sicuramente ad una rinascita. La vita è un continuo nascere e morire tutti i giorni. Cadere è un effetto psicologico inevitabile. Chi non è mai caduto almeno una volta?

Un pop dalle tonalità wave, scure… ispirazioni e contaminazioni?
Sono cresciuto negli anni 80 imparando la lezione musicale di artisti come David Bowie, Brian Eno, David Sylvian, i Depeche Mode, i Kraftwerk, i King Crimson, i Cure. Entrambe le cose, un pò ispirazione e un pò contaminazione. Credo che quel genere sia stato uno delle più grandi rivoluzioni musicali di fine secolo. Nirvana a parte, dopo, tutto il resto è divenuto ripetitivo e noioso.

Ma soprattutto nel video ufficiale troviamo tanti camei di ospiti illustri… o sbaglio?
Ho voluto che partecipassero alcune personalità di Torino, la mia città, che da sempre è stata fonte di ispirazione per numerosi artisti. Così ho invitato Johnson dei Righeira, Linda Lorenzi, famosa valletta de “il pranzo è servito” con Corrado, nonchè assistente del mago Tony Binarelli e popolare conduttrice televisiva degli anni 80 e 90, Francesca Bacinotti, una delle migliori voci radiofoniche di Torino. E poi Barbara Morris e Federica Peyla, anch’esse presentatrici di alcune note emittenti televisive locali, Marco Carena, cantautore ironico che partecipò ad un Sanremo di diversi anni fa, Ivana Posti che ha fondato una sua radio web, due modelle Marika Panella e Elena Montecalvo. Infine Stefania Fabrizio, danzatrice del ventre e Cristina Soluri, compagna del mio video maker. Tutto ciò grazie anche al lavoro del mio manager Livio Cepollina, noto giornalista piemontese.