Massimo Giuntoli pubblica “Cronache Molkayane” con Giazira scritture.
Una nuova originalissima proposta ci giunge dalla casa editrice pugliese Giazira scritture. Si tratta di “Cronache Molkayane” di Massimo Giuntoli. Si tratta di una raccolta di racconti patafisici, tra ironia e surrealismo, che racconta di una terra di cui nessuno ha mai osato scrivere fino ad ora.
E così come dichiara lo stesso autore: “È scontato affermare che la Molkaya rappresenti l’ennesima espressione dell’intramontabile desiderio di immaginare un altrove.
Ma, al di là dell’aver scelto di “rifugiarmi” in un altrove bizzarro e nonsense, quello esplorato nelle Cronache molkayane si è fin da subito rivelato – agli occhi stupiti e disillusi di chi scrive – non propriamente idealizzato.
Si è al contrario manifestato come un altrove irrimediabilmente imperfetto, a partire dalle dinamiche relazionali dei propri abitanti, che, per quanto assurdi e stravaganti, non sono affatto immuni da sentimenti e comportamenti che risentono delle debolezze proprie dell’animo umano”
Di seguito la sinossi.
La ragazza obliqua riceve l’oggetto verde, nel teatro più piccolo mai costruito attrice e spettatrice si alternano sulla scena, il cappello di vek conserva i ricordi alla giusta temperatura, la dama in discesa non tornerà mai più a salire.
Questi e molti altri accadimenti hanno luogo nei territori della Molkaya, la cui estensione varia a seconda dell’umore delle popolazioni che vi abitano. Gente dedita alla fabbricazione di inutensili, capace di parlare lingue dai significati multipli.
Massimo Giuntoli (Milano, 1959) è un compositore, performer, creativo urbano e artista multimediale. Inizia la sua attività alla fine degli anni ‘70.
Dichiaratamente debitore nei confronti di maestri quali Frank Zappa, Aaron Copland e la cosiddetta Canterbury Scene. Ha sviluppato un proprio linguaggio musicale contraddistinto da un disinibito andirivieni tra l’accademia e una rosa alquanto eterogenea di altri linguaggi.
Nel luglio del 2021 pubblica il CD F.I.T. – Found In Translation, interamente cantato in lingua molkayana.