Con il suo nuovo EP “El Lobo y la Luna”, il cantautore e chitarrista Lollo (al secolo Lorenzo Benagli) ci trasporta in un viaggio attraverso un mondo di romanticismo, favole e suggestioni latine, intrecciato con riflessi pop e reminiscenze degli anni ’60 italiani. Eh si perché c’è anche questo dentro un breve viaggio sonoro, accomodante, dolce, leggero…

Questo lavoro si apre con l’energia di una sottile sospensione estiva e si chiude con quel modo di fare che probabilmente tanto deve al compianto Jarabe de Palo e ad un certo mondo in bilico tra latinismi e pop mainstream. E non manca a mio avviso anche una nostalgia per i modi (non i suoni attenzione) degli anni ’60 italiani, o comunque quella patina leggera che sa di antico e di prezioso. Lollo dimostra una grande versatilità artistica, sia come cantautore che come chitarrista, creando melodie accattivanti e arrangiamenti che funzionano, snelli, credibili nonostante la radice sia quella di un italiano.

“El Lobo y la Luna” è un disco che parla direttamente al cuore, con testi che raccontano storie di amore e speranza, di sogni e desideri. Lollo riesce a trasmettere un senso di intimità e autenticità attraverso queste canzoni, in bilico tra il personale e una visione di insieme, scanzonata, leggera, sempre pulita. Un disco insomma che non ha presunzione… forse l’urgenza, forse il semplice esercizio di stile, forse un modo di essere che non deve tacere. Mi “suona strano” che tutto questo arrivi da un italiano… ma certamente non è un italiano qualunque, almeno parlando di tutto questo mondo musicale che gli gira attorno. Di certo Lorenzo Benagli non è un novizio a certe derive del tutto inaspettate. Anzi…