Lavoro del futuro e il mismatch formativo il tema conferenza del “Club della Colomba della Civiltà”.

di Guido Campese

Martedì 27 giugno 2023 si è tenuto l’appuntamento per il ciclo di Conferenze del “Club della Colomba della Civiltà”, organizzate dall’associazione culturale L’Alba del Terzo Millennio presieduta da Sara Iannone, e il cui comitato d’onore è presieduto dal Dr Gianni Letta. Il convegno, che ha trattato il tema del “Lavoro del futuro e il mismatch formativo”, si è tenuto presso Palazzo Ferrajoli a Roma.

La presidente Sara Iannone, nel porgere i saluti ai convenuti ha spiegato il progetto della “Club della Colomba della Civiltà”, che coinvolge persone di rilievo istituzionale con cui trattare tematiche di grande impatto sociale. Sono persone chiamate “Costruttori di civiltà” premiate con il Premio “Le Ragioni della nuova Politica” Un premio che ha una forte connotazione e richiamo ai valori cristiani.

Queste sono persone che hanno ruoli nelle istituzioni e che svolgono la propria opera ispirandosi a questi valori. L’obiettivo di questi incontri è quello di approfondire le tematiche e creare networking tra le persone che fanno parte dell’Alba del Terzo Millennio in modo anche di creando relazioni e sviluppo di progetti. Tante le tematiche trattate in questo anno tra cui salute, economia PNRR, e geopolitica.

Dopo i saluti della presidente Iannone è intervenuto il Sen. Claudio Durigon, sottosegretario del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il Senatore ha rammentato come il governo stia mettendo in campo tutte le azioni necessarie tra cui il decreto lavoro che proprio in questi giorni è stato convertito in legge al Senato e alla Camera. Azioni per sostenere situazioni salariali con reddito più basso (fino a €35mila/anno) attraverso il taglio del cuneo fiscale, da luglio a dicembre, che porterà benefici in busta paga.

E’ stato anche ri-codificato il decreto di cittadinanza in risposta alla povertà ma nello stesso tempo rimettendo in gioco forza lavoro. Quindi è determinante il Mismach sul lavoro del futuro e sulla formazione anche perché le figure di cui si ha oggi bisogno sono tante. La differenza tra i Paesi di nuova generazione la fa proprio la formazione creando un vantaggio competitivo.

Uno dei maggiori strumenti è proprio la formazione che deve essere aderente all’esigenza del mondo del lavoro. L’esecutivo intraprenderà a breve azioni con le grandi aziende italiane come Enel, Eni, Ferrovie offrendo mismatch di offerta con orientamento dei giovani per introdurli nel mondo del lavoro con formazione specifica. La riforma pensionistica è un’altra delle azioni dell’esecutivo che impatta sul mondo del lavoro, che non è solo la flessibilità in uscita, ma determina anche quella in entrata.

E’ stata poi la volta di Dott. Francesco Cavallaro, segretario generale Cisal (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori) che ha sottolineato l’importanza delle riforme che il Governo sta mettendo in campo sul tema lavoro. Sottolinea come sia necessario creare un nuovo patto tra Governo/Sindacati e mondo dell’imprenditoria, che vada sempre avanti al di là dei Governi, ponendo in campo che persistano nel tempo.

Fondamentale dunque che la formazione professionale segua percorsi di riqualificazione aderenti alle nuove necessità. Un plauso da parte di Cavallaro anche ai molti tavoli di approfondimento in corso come la sicurezza del lavoro, e quello delle pensioni, queste devono però sostenere un livello reddituale sufficiente perché far sì che il lavoratore possa lascia il lavoro.

Sottolinea, con franchezza, come anche alcune misure non siano state efficaci e suggerisce modifiche per i centri d’impiego per non creare sfasature sulle politiche da attuare. Bisogna indirizzare i giovani in maniera differente per rispondere alle nuove necessità. Molte richieste riguardano ad esempio gli operatori sanitari, ingegneri elettronici, lavoratori nel campo dell’AI che oggi scarseggiano. Le aziende dal canto loro stanno muovendosi in tal senso ed ad esempio quelle del mondo della moda hanno creato accademie interne per formare la futura forza lavoro.

Il Prof. Eugenio Gaudio, presidente Fondazione Roma Sapienza, nel suo intervento si è invece soffermato su quello che deve essere il nuovo modello formativo non più basato solo su competenze, ma anche sulle capacità umane e di flessibilità.

Le piccole e medie imprese oggi spesso richiedono competenze differenti ai lavoratori, con skill verticali, molto profilati, necessari al nuovo mondo del lavoro. Ciò anche in considerazione che molti degli attuali lavori tra pochi anni cambieranno profondamente o non esisteranno più.

Questo è un problema mondiale non solo italiano che coinvolge più di 1,3 milioni di lavoratori con una perdita della produttività tra il 6 e 10%. L’Italia dal canto suo non investe a sufficienza nella formazione del lavoro. Vi è inoltre un alto teasso di abbandono nella scuola secondaria e un’alta predilezione per materie umanistiche mentre è minore l’interesse per le materie STEM (scientifiche, tecnologiche e matematiche).

Dott. Stefano Commini, imprenditore, già presidente Confindustria Giovani si è soffermato su un nuovo modello di lavoro e sull’inverno demografico. I problemi nel nostro Sistema Paese, suggerisce, sono da affrontare in modo sistemico e non valutati per singoli cluster. E’ necessario individuare un piano industriale oltre che i cluster su cui puntare dove si può crescere come industria italiana. Il nostro Paese ad alta vocazione culturale e turistica, deve anche formare i nuovi lavoratori su competenze altamente evolute.

Pensare anche un nuovo modello di lavoro con nuovi spazi e modi che siano compatibili con la vita delle persone e con gli obiettivi aziendali. Non è importante il tempo con cui si lavora, ma gli obiettivi posti in campo e raggiunti. La circolarità del lavoro è aumentata ed è sempre più dinamica, la formazione dunque è sempre più necessaria. Con l’automazione non genera minor lavoro ma crea opportunità diverse. Dove maggiore è la collaborazione tra industrie, università e istituti tecnici, maggiore sarà la possibilità che domanda ed offerta convergano.

Diversi ed apprezzati gli interventi nel corso del “question time”. Tra questi, la politica Monica Ciccolini, la professoressa Graziella Pellegrini,

il professor Fabio Verna, la prof. Silvia Ciucciovino ordinaria di Roma Tre.

Credito Ph Mario Giannini