Il CAFFÈ GRECO di Via Condotti

CAFFÈ GRECO di Via Condotti. La Corte d’Appello ha sollecitato l’Ospedale Israelitico a formulare una richiesta per la locazione. Al Ministero della Cultura oggi l’incontro con il Sottosegretario Vittorio Sgarbi.

Roma, 28 giugno 2023 –  Tutti conoscono il Caffè Greco. Sta lì, sornione, da quasi tre secoli ed ha visto passare la Storia, artisti, letterati, regnanti e nobili, celebrità di ogni epoca; ma anche tante persone non famose, che hanno  amato ed amano il Caffè Greco, convivio di cultura, arte ed umanità.

Famosa la citazione del celebre frequentatore De Chirico: “il Caffè Greco è il luogo in cui ci si può sedere ad aspettare la fine del Mondo”.

Ed è così che, per proteggere il Caffè Greco dalla speculazione, nel 1953 il Ministro Antonio Segni emana un Decreto Ministeriale di vincolo.

Nel decreto, che dichiara il Caffè Greco “di interesse particolarmente importante” si legge a chiare note:
“…di proprietà, per la parte dell’immobile, dell’Opera Pia Ospedale Israelitico… e, per la parte dei mobili e della licenza d’esercizio, del Sig. Gubinelli Federico fu Giovanni…”

Quindi, diversamente da come impropriamente rappresentato da diverse fonti, i proprietari sono due:

  1. l’Antico Caffè Greco srl: proprietario dell’azienda con tutti i suoi beni, compresi arredi storici, quadri, statue, opere d’arte
  2. l’Ospedale Israelitico proprietario delle mura.

Come d’altronde può verificare chiunque nei Pubblici Registri (Conservatoria, Registro delle Imprese).


Per 120 anni sono stati via via rinnovati i contratti d’affitto. Poi, improvvisamente, i vertici dell’Ospedale Israelitico, hanno deciso, nel 2017, di non rinnovare il contratto di affitto, senza darne alcuna giustificazione.

E allora, perché Antico Caffè Greco srl non sposta la propria azienda altrove?
Perché il Decreto Ministeriale succitato impone che il Caffè Greco deve restare lì, a Via Condotti.


Come ha, con molta efficacia esposto l’Avvocatura dello Stato nel suo intervento presso la Corte d’Appello, dove ha precisato la posizione del Ministero: il Caffè Greco non si sposta da via Condotti 86, questo è fuori discussione. Semmai, si dovrà decidere il “quantum”, cioè un giusto canone, un giusto indennizzo che la proprietaria dell’Azienda, Antico Caffé Greco srl, pagherà all’Ospedale Israelitico.

Ed è così che la Corte d’Appello ha energicamente invitato le parti, soprattutto l’Ospedale Israelitico, piuttosto riluttante, a trovare un accordo, rinviando l’udienza.

E finalmente l’Ospedale Israelitico sembra si sia deciso ad aderire all’invito ad una costruttiva mediazione, già rivolto dal Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.

Quindi oggi 28 giugno alle ore 14.00 ci incontreremo al Ministero della Cultura, sperando che il prestigio del Sottosegretario porti ad un lieto fine.

Inoltre è stata indetta la Conferenza Stampa per Venerdì 30 giugno mattina alle ore 11.00, al Caffè Greco, in via Condotti 86, nella quale saranno esposti i risultati dell’incontro e, qualunque essi siano, i progetti futuri del Caffè Greco.

Antico Caffè Greco srl
Presidente CdA Carlo Pellegrini