Si perché penso proprio che questo disco sia un piccolo grande romanzo. Denso come un racconto breve, esteso come una lirica aperta che lascia ad ognuno la propria trama. Motivi di ripiegare su se stessi, sul proprio vissuto, ritrovarsi dentro Giada e Ludovico, i protagonisti e non solo… Lisa Brunetti ovvero HELLE, torna in scena con un disco come “La colpa” dentro cui l’amore su cui si inciampa forse è grande abbastanza da doverlo lasciare andare. Il disco si chiude con una confessione di solitudine, di rimorsi forse…

«Non penso sia una consuetudine chiudere le storie in questo modo, con il rimorso intendo. Pensando come l’ottimista che non sono, forse potrebbe essere necessario tornare a respirare l’aria chiusa dei nostri stanzini, delle nostre comodità, in modo da poterci trovare in accordo coi futuri percorsi che vorremo intraprendere. Se ogni scelta corrisponde ad una rinuncia, e più andiamo avanti, più scegliamo, e rinunciamo, diventa dunque un’azione prevedibile, quella di trovarci a contare le nostre vite mancate, nei momenti un po’ più delicati. Detto ciò, guardare indietro fa male. Molto male. Soprattutto se si è persone particolarmente soggetti ad una certa nostalgia d’animo». Helle

xr:d:DAF_b5ywkxo:20,j:5573626194600170321,t:24031414

La semplicità del suono acustico incontra una lirica che non ci sta a piegarsi dentro soluzioni facili di melodie e trovate main stream. È un disco d’autore in senso elegante e narrativo del termine…