Che belle sensazioni di pulito, di libertà, di consapevolezza. Il nuovo disco di Helle, al secolo Lisa Brunetti, sembri non aver bisogno di dimostrare cose e traguardi… ha l’aria di un distacco dal superfluo, dal suono ridondante, dalle soluzioni di chissà quale trasgressione. “La liberazione” è un disco che custodisce la storia di una rinascita a vita vera. Il nuovo disco di Helle non ha bisogno di ornamenti di scena. quando ci si libera non serve aggiungere altro…

Dalla natura si parte e alla natura si torna. Un ciclo della vita o cosa?
Alla natura in questo disco si torna con la consapevolezza dei propri desideri ed istinti. Sicuramente la protagonista che dapprima si tuffa nel pericolo, poi scova in lei la bambina che fu, quella capricciosa, isterica, folle.

Il suono di questo disco è decisamente ricco di origini e di semplicità. Anche questo è un legame con la natura?
Sicuramente. Ho cercato di mantenere la semplicità, lo scheletro e l’essenza di questo disco intatti, volevo ne uscisse appunto la sua crudezza, difetti compresi (e benedetti).

La storia di un amore tossico, di un rapporto tossico. La storia di questa protagonista significa anche emancipazione?
Sì, alla fine non ha nulla a che fare con l’amore: cercava se stessa.

Ci si libera da cosa? Da se stessi o dagli altri?
Ci si libera dall’opinione pessima che abbiamo di noi stessi, dalle nostre ambizioni, dai nostri rigori, fedi, motivi. Ci si libera e basta…

La copertina parla di un passato o di un futuro? Una bambina… segno di chi eri o di chi sarà una figlia?
La piccina nella foto ero io a due anni, mi faceva impressione l’attitudine da adulta che mostravo, quel mento alto, quella spavalderia. Ho scelto questa copertina per il verso “nati signori e finiti bambini”. La natura dell’uomo è il suo lato più grezzo, infantile, anche.