È sempre salvifico parlare di tempo con artisti come Beppe Cunico. Chitarrista anzi polistrumentista, ingegnere del suono e qui anche in veste di produttore e autore di un nuovo disco dal titolo “From Now On”… una esplicita dedica alle nuove generazioni, a suo figlio come manifesto, al tempo nuovo che arriva dopo queste ceneri e queste normalità di decadentismo. Quel rock epico che significa anche una costruzione solenne non solo degli arrangiamenti ma anche del messaggio che porta con se luce e speranza…

“From now on”. Un’esortazione a ripartire? Da cosa?
La storia insegna ed è ora di imparare veramente dagli errori fatti e cercare di lasciare un futuro migliore alle prossime generazioni. Ripartire dalla crescita umanistica della persona, sobrietà nello stile di vita. Imparare a discernere la parte positiva da quella negativa dei nuovi media. Basta abusare della finta libertà dei social. Basta con la deresponsabilizzazione. Basta con la competizione ad ogni costo. Siamo ospiti in un pianeta che non ci appartiene e dobbiamo averne più rispetto.

Che sia anche “politico” questo disco? Come la vedi?
Certo, nel senso più alto, perché fare politica è lavorare alla difesa del bene comune, garantire un equità e, quindi, un equilibrio, mettersi in discussione, affermare le proprie idee, usare lungimiranza per lasciare qualcosa di valido alle prossime generazioni, promuovere la partecipazione. Questo è la politica. Purtroppo sono alcuni decenni che si è perso il senso civico, le nuove generazioni si stanno allontanando e non abbiamo un ricambio valido per governare un Paese. Partendo da piccole e semplici cose si raggiungono risultati. Purtroppo l’attuale politica promuove facciate rinfrescate con interni vuoti, l’importante è “apparire” e riempire i tg di gossip. Spero veramente che nel Hidden World escano nuovi leader illuminati, pronti a svoltare le sorti.

In genere dalle ceneri si riparte sempre ma da molte parti si legge questa condizione come un motore per andare sempre peggio… in qualche modo… cosa ne pensi?
Io sono ottimista di natura e sono sicuro che la razza umana è capace del grandi cose, se vuole. Quindi penso che un evoluzione in senso positivo è possibile, nonostante l’attualità sia di segno nettamente opposto. Nel mio piccolo ho dovuto riemergere varie volte da difficoltà sia nel lavoro, che nell’ambito famigliare e finanziario. È il superamento di ciò mi porta a dire che un’uscita esiste.

Beppe Cunico e l’intelligenza artificiale: questo disco è un monito anche al suono suonato e al lavoro “umano”. Anche questa è una chiave di lettura?
Bella domanda. Hai centrato in pieno un aspetto del mio fare musica. Sono un artigiano della musica è cerco di creare bellezza. Grazie alla tecnologia riesco a fare in casa un degna pre produzione, ma poi entrare in studio e coinvolgere musicisti, produttore artistico, sound engineer, crea un alchimia magica, che solo la musica suonata può rendere. L’abusare delle nuove tecnologie ha portato ad un abbassamento qualitativo della musica. Quindi i pericoli dell’arrivo dell IA sono in agguato e le conseguenze di un uso improprio di questa potenza, posso portare ad un ulteriore impoverimento dell’uomo, in quanto affida sempre più ad entità digitali il lavoro, con la conseguenza di sfruttare sempre meno le proprie potenzialità.

Non ci aspetta dunque un futuro distopico?
In cuor mio mi auguro di no. Nei momenti bui, che ogni tanto si presentano, pensando al futuro, cerco di vivere giorno per giorno e apprezzare la gioia dì vivere, di amare. E quando sono ispirato, mi lancio in progetti sia musicali che famigliari, cercando di divulgare il messaggio di From Now On, il più forte possibile, per contribuire a un futuro Non Distopico.