Parliamo di questo nuovo disco degli Zero.55 dal titolo “L’Aria che tira”, lavoro di 4 inediti nuovi di zecca ed un omaggio in chiave rock / new wave del celebre brano di Luigi Tenco dal titolo “Un giorno dopo l’altro”. La storica band toscana attiva sin dalla metà degli anni ’80, rompe oggi un silenzio anche dettato dalla tragica scomparsa del bassista e co-fondatore Marzio Bianchini. È tempo di nuova aria, di quel rock underground spigoloso e fatto di forme severe, velatamente pop per quanto si intravede all’orizzonte una Berlino new wave assai interessante. E poi l’omaggio a Tenco dicevamo: una chiave di lettura che si rivela efficace, personale, per niente dissacrante. Anzi… l’ennesima testimonianza, cari cantautori contemporanei, che la forma canzone può davvero prendere altre direzioni. Basta volerlo invece di fossilizzarsi sulle solite soluzioni ormai rodate.

Andiamo in scena
questa sera, VENERDÌ 19 APRILE
rigorosamente dal vivo @ IL POZZO DEI DESIDERI
Firenze

info evento clicca qui.

 

Siamo scesi appena tra le pieghe di questo nuovo disco degli Zero.55: tra l’altro una bella release anche in formato CD, l’ennesima prova di cura e attenzione che arriva dalla label toscana della RadiciMusic Records

Un rock nuovo per gli Zero.55. O forse il rock che è sempre stato? Come a dire: è cambiato il suono o il modo di ascoltarlo?
In realtà si tratta di “semplice” evoluzione! Nel corso degli anni, suonando con diversi musicisti, ascoltando la musica e le sue varie forme, quello che siamo a livello di musicisti si è arricchito di nuovi input, nuovi stimoli, e si, probabilmente anche nuove forme di espressione. Ma l’anima è rimasta saldamente rock!

Un Ep che segna il ritorno o solo un “giocattolo” con cui rispolverare antiche passioni?
La prima che hai detto, anche se in realtà non ce ne siamo mai andati. Diciamo che è il ritorno dopo la grave perdita che abbiamo subito…

Sono bastati 4 inediti per raccontare L’Aria che tira oggi?
Non basterebbe un cofanetto di venti CD. L’aria che tira oggi non ha un bel profumo. E qui ci fermiamo…

E Luigi Tenco come si lega a questo “concept”?
Tenco è per noi un grande e tormentato talento che portroppo non ha avuto il risalto che si sarebbe meritato. Abbiamo voluto rendergli omaggio riarrangiando la sua splendida canzone, che oltretutto si inseriva alla perfezione nel concept dell’EP, dandole però la nostra interpretazione, che secondo noi rende benissimo l’angoscia che esprime il testo. Siamo davvero molto soddisfatti del risultato! Tra l’altro ci piacerebbe fare un lavoro di riscoperta e riarrangiamento di canzoni di autori italiani che purtroppo non hanno il risalto cbe meritano. Chissà….

Al video la firma anche di Giacomo Castellano. Ma parliamo del famoso chitarrista o sbaglio?
Giacomo oltre ad essere un musicista strepitoso è un videomaker fenomenale. Insieme a lui dietro le videocamere ed al montaggio c’è un altro grande musicista, Marco Polidori. Con loro abbiamo avuto diversi incontri per pianificare il video. Da una coppia di musicisti/videomaker del genere non poteva altro che venire fuori un lavoro eccezionale. Un’esperienza che ripeteremo senza nessun dubbio!