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“Taceranno anche i passeri” di Gianni Mattencini è la novità Les Flaneurs Edizioni di giugno.

Si tratta di un giallo avvincente, un suicidio misterioso, un maresciallo ostinato e un tenace procuratore sullo sfondo del nuovo Regime.

Una bella e godibile lettura da portare in vacanza al mare, in montagna o in campagna.

In breve la trama.

Gaetano Innamorato, schivo e solitario impiegato delle Ferrovie, trasferito a Bari per punizione disciplinare, viene trovato impiccato in ufficio una mattina d’aprile del 1926.

Benché lo sventurato non abbia lasciato neppure un biglietto che chiarisca le ragioni del gesto, gli inquirenti non dubitano che si tratti di suicidio.

La perquisizione del modesto appartamento abitato dall’uomo non offre nulla di rilevante per le indagini, eccezion fatta per una voluminosa e singolare collezione di fotografie, e così il caso si appresta ad essere archiviato.

Malgrado l’apparente assenza d’indizi di reato, però, l’ostinato maresciallo Albino Casati e l’intraprendente sostituto procuratore del re, Alcide Saponaro, si inducono a non trascurare pur labili ipotesi.

Quando il loro percorso investigativo incrocerà la personale indagine dell’integerrimo capo operaio Gennaro Loiacono, impegnato a salvare la bella Annina dalle malie dell’occultista Altavàn, emergerà la chiave del movente del suicidio.

E il marciume che ancora resiste alla proclamata “aria pulita” del nuovo Regime.

«Insomma, con tutto il rispetto per la Signora con la falce, a chi mai può interessare la morte di un tal coglione se trova causa in fatti così… così meschini?».

Gianni Mattencini magistrato per oltre quarant’anni, oggi vive e fantastica fra Bari, Gioia del Colle, le nuvole e Borgodivalle.

Ha pubblicato i romanzi Nel cortile e poco oltre (2013), I segreti degli altri (2016), L’onore e il silenzio (2018).

“Taceranno anche i passeri” è il quarto romanzo dell’ex magistrato, pubblico ministero e poi giudice, nonché presidente della Corte d’Assise del Tribunale di Bari.

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