di Riccardo Bramante
E’ stato davvero un colpo di fortuna quello che è capitato ad una signora italiana la quale ad una recentissima lotteria di beneficenza organizzata presso la Casa d’aste Christie’s di Parigi ha vinto un quadro di Pablo Picasso, “Natura morta” del 1921, acquistando un semplice biglietto da 100 euro. La vincitrice era una dei pochissimi italiani partecipanti che erano in massima parte francesi (29%) statunitensi (21%) e svizzeri (19%).
Il quadro, il cui valore è valutato intorno al milione di euro, ha raccolto nel complesso della lotteria circa 5,1 milioni di euro destinati per la massima parte a progetti di alcune Organizzazioni umanitarie operanti in Africa e in altri Paesi poveri mentre al proprietario del quadro messo all’asta, il collezionista David Nahmad, è andato il milione di euro del valore effettivo dell’opera.
Il quadro, che si trovava prima nel Museo parigino dedicato a Picasso, rappresenta una composizione geometrica accanto ad un bicchiere di assenzio e sullo sfondo uno stralcio di giornale ed è da ricondurre al periodo in cui l’artista era profondamente influenzato dallo stile realista e cubista.
In questo caso la vendita è stata effettuata con il tacito consenso del governo spagnolo in quanto il quadro si trovava già all’estero ed era di proprietà di un collezionista non di nazionalità spagnola.
Ben diversa sorte toccò, invece, nel 2019, al miliardario spagnolo Jaime Betìn che aveva tentato di vendere anch’egli un quadro di Picasso, “Testa di una giovane fanciulla” dipinto nel 1906 durante il cosiddetto “periodo rosa” dell’artista. Il povero miliardario fu, infatti, condannato da un tribunale spagnolo ad una mega multa di 52,4 milioni di euro, pari al doppio del valore effettivo del quadro, e scampò a malapena ai 18 mesi di carcere aggiuntivo per avere superato gli ottanta anni, età oltre la quale la legislazione spagnola prevede in sostituzione gli arresti domiciliari.