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Mogol e Gianmarco Carroccia al Castello di Santa Severa incantano

e fanno cantare il pubblico presente grazie alle note di Lucio Battisti ed alle parole dello stesso Mogol.
Ancora una volta l’organizzazione di LAZIOcrea ha fatto centro proponendo un evento dal forte sapore nostalgico all’interno della rassegna “Sotto il Cielo del Castello di Santa Severa”.

mogol e gianmarco carroccia

Gianmarco Carroccia sul palco di “Sotto il Cielo del Castello di Santa Severa” – Ph Leonardo Parisi

Tanta l’affluenza di pubblico presso la location all’aperto nel perimetro immediatamente a sud del Castello di Santa Severa. lo spettacolo è stato molto gradito dalla fascia d’età compresa dai 30 anni in su, ma non sono mancati i teenagers che hanno apprezzato un salto nel passato della canzone italiana.

Mogol tiene una piccola lezione prima del concerto su come scrivere una canzone spiegando come note e parole vanno di pari passo. La melodia è fortemente legata allo stato d’animo che le parole esprimono e le storie raccontate prendono spunto da esperienze reali di vita vissuta.

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Giulio Rapetti Mogol – Ph Leonardo Parisi

Le canzoni come esperienza di vita

Ogni canzone del repertorio Battisti/Mogol porta con se una piccola storia che racconta la vita intensa, straordinaria ma alle volte anche travagliata di Giulio Rapetti Mogol, sicuramente uno tra i più conosciuti e rappresentativi autori di testi di canzoni italiani.

L’esperienza familiare del piccolo Giulio nei primi anni della sua vita, il divorzio dalla prima moglie e le successive esperienze di vita fino alla maturità odierna, trovano posto in molte delle canzoni di cui è autore.

Da ricordare le collaborazioni artistiche con Caterina Caselli, Adriano Celentano, bobby Solo, Riccardo Cocciante e chi più ne ha più ne metta.

 

mogol e gianmarco carroccia

Gianmarco Carroccia e Mogol – Ph Leonardo Parisi

Grande la somiglianza di Gianmarco Carroccia con Lucio Battisti sia nella voce che nella fisicità. Sembra quasi di rivederlo nelle apparizioni in bianco e nero che ogni tanto mamma Rai ripropone, mentre chitarra in mano strega il pubblico delle trasmissioni degli anni 60/70.
Impeccabile la formazione orchestrale di 16 elementi diretta da Marco Cataldi, che ha riarrangiato ed eseguito queste magiche melodie che ancora oggi ci accompagnano durante la nostra vita.

Perfetta l’organizzazione di LAZIOcrea per la gestione dell’evento.

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