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di Ester Campese
Un nuovo graditissimo ritorno quello di A.L.M.A.S, appuntamento tematico al femminile dedicato al grande patrimonio culturale del nostro Paese, giunto oramai alla sua terza edizione che per l’anno 2020 vede come protagonista Eva Mameli Calvino attraverso la piece teatrale “Eva degli iris” tenutasi lo scorso 23 settembre presso la “Casa internazionale delle donne” in Roma. Nata da un’idea di Isabel Russinova, A.L.M.A.S, è prodotta dall’Associazione Cultura Graia e vede la regia di Rodolfo Martinelli Carraresi.

Il racconto “Eva degli iris” di e con Isabel Russinova, con l’accompagnamento all’arpa di Paola Cultrera, offre la possibilità di approfondire e conoscere la figura di Eva Mameli Calvino, che oltre ad essere stata una donna precorritrice dei movimenti per la conservazione della natura, scienziata di fama mondiale, è stata anche madre di figli speciali come Floriano, geologo apprezzato, ed Italo Calvino, tra i più grandi scrittori del 900.

E’ lei Eva Mameli Calvino che si è minuziosamente documentata e dedicata all’individuazione, attraverso i suoi studi botanici e di biologia, di molte specie del complesso delle vegetazione del territorio italiano oltre che faunistico ed in particolare quello di Sanremo dove ha vissuto. Fece così diventare questo territorio ciò che oggi è, ovvero “la riviera dei fiori”. Basta osservare come solo nel 1925 a Sanremo erano conosciute appena tre varietà di rose, e dopo gli studi di Eva e Mario Calvino, oggi, ne sono registrate ben 7.500.

Una piece teatrale “Eva degli iris” con una narrazione molto suggestiva ed una magistrale interpretata di Isabel Russinova che muove emozioni interiori molto forti e coinvolgenti attraverso una dinamica di ricordi che trovano spazio per riflessioni che inevitabilmente hanno formato le personalità dei figli di Eva fornendo loro strumenti, sensibilità ed occhi per osservare il mondo in un modo “diverso” più attento e rispettoso che senza dubbio hanno influenzato sia il futuro geologo Floriano che dello scrittore Italo Calvino, che chiamava la mamma “la maga buona che amava gli iris”
A.L.M.A.S ancora una volta è lo strumento per eccellenza di divulgazione storica e sociale che tramite proposte originali di drammaturgia teatrale, vuole proprio raccontare personalità femminili della nostra storia, mecenate della cultura. Nelle passate edizioni sono state ripercorse le figure di Anna Maria Luisa de Medici che con il suo “patto di famiglia”, fece si che i beni artistici culturali del granducato restassero per sempre all’interno di esso, salvaguardando gran parte del grande patrimonio della Toscana e del nostro Paese. Non da meno fu Isabella d’Este, protagonista della seconda edizione di A.L.M.A.S, figura protagonista del Rinascimento Italiano, protettrice dell’arte e della cultura, fine stratega, che influenzò l’Europa e le corti del tempo dando un forte impulso alla letteratura e alla pittura.
Tra le collaborazioni di A.l.m.a.s, vi sono gli atenei: Università Roma tre, eCampus ed il Conservatorio Santa Cecilia.
Scene e costumi -Wilma Lo Gatto
Prodotto da Associazione Cultura Graia