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Nonostante questo futuro ormai conclamato di tecnologie alte e innovative, dentro cui l’uomo sparisce e al suo posto arrivano le macchine sempre meno distanti dall’uomo stesso, durano fatica a morire radici di pregiudizio e di cliché che da sempre hanno contribuito a scrivere ironie e caricature sulla mediocrità umana. Un grande classico è l’uomo macho, il maschilismo e super uomo (non quello di Nietzsche però)… ed ecco il vero grande protagonista del nuovo brano di Tizio Bononcini che, con un pop dissacrante e intelligente, demolisce il cliché enfatizzandolo con una sfacciata quanto allegorica esaltazione del tutto. Bello anche questo video ufficiale per la regia di Luca Fabbri.

In questo futuro del 2022 ancora siamo affetti da cliché così vecchi. Secondo te perché?
Perché l’abitudine è dura a morire. Bisogna volerlo e impegnarsi. E i tanti casi di violenza sulle donne sono dovuti purtroppo al machismo che ancora imperversa, questa è la massima espressione del machilismo in negativo. Credo davvero che quando si parla di diritti delle donne, oggi più che mai, ci si debba rivolgere agli uomini. Scardinare il fatto che sul posto di lavoro sia “strano” che i padri prendano i congedi per stare col figlio. Ad esempio. Poi non è che ce l’ho coi machi, eh! Se uno è un macho non per forza è uno stronzo. Nella mia canzone non rido dei machi, li invito a ridere con me e farsi delle domande.

Canzone dissacrante… domanda delicata: secondo te arriverà come deve? Mostri anche frasi assai velenose… come quando parli dell’omosessualità…
Avevo paura che fosse male interpretabile, infatti. Immaginati mentre la suono live… uno arriva a pezzo iniziato e mi sente dire “ce l’ho coi gay, non si sa mai che mi si dia del frocio”. Infatti prima di iniziare il pezzo faccio un piccolo preambolo per fare entrare l’ascoltatore nel mood ironico del pezzo. La cosa funziona. Nessuno, dopo i concerti, mi è mai venuto a dire che sono uno stronzo macho. Ahaah

Bello anche il video: ma perché nella vasca da bagno?
Ahaaha… potrei dirti che c’è tutto un significato recondito. La verità è che mia nonna ha a casa sua un bagno rosa, così rosa che il rosa ti si appiccica addosso. Volevo fare il videoclip lì dentro, all’inizio. Alla fine ci abbiamo fatto lo shooting per la copertina (firmata da Marco Bracchi), in cui io sono in giacca e cravatta e cuffia rosa dentro ad una vasca in un bagno rosa. Nel video semplicemente volevamo richiamare la copertina del singolo. Ne abbiamo però in effetti approfittato per dargli un senso: il macho che è costretto all’interno di una scatola, la vasca. Sì, è assurdo. Mi piace l’assurdo. Anzi, a spiegarlo mi piace meno. Cancella tutto. La vasca? Boh, così. De botto, senza senso!

E nel futuro, Bononcini cantautore come vede e come fotograferebbe la società italiana (e non solo) a suon di cliché da demolire?
Dovrei fare una lista! I cliché, i luoghi comuni. Nel mio vecchio disco parlavo del tuttologo. Prima ancora dei luoghi comuni in ufficio (il mio collega economista). Ora del macho. Ma poi non direi “demolire”. Io ci scherzo. Credo che l’ironia sia un’arma potentissima. Ridere di qualcosa, soprattutto di sé stessi, è fondamentale. Quando parlo del tuttologo, del macho, del complottista… io non sto puntando il dito, non dico “tu sbagli, io no”. Ci sto in mezzo anche io, assieme a tutti. Io la lavatrice non riesco a farla. Non c’è storia. Altri cliché… una volta avevo pensato all’eccesso di tecnologia. Ho un aborto di testo, mai sviluppato.

Il disco? Inevitabile domanda…

Quale disco? (da pronunciare come “quale gobba?” dal film Frankenstain Jr.).
Un cantautore, con l’esigenza di scrivere canzoni per comunicare, non vive di singole hit. Per forza. È inevitabile che scriva canzoni che rientrano in un ragionamento più ampio. Ma è pur vero che oggi la musica è liquida e mettersi a fare le crociate contro lo streaming mi pare davvero anacronistico. Seppur tremendamente faticoso e dispendioso, posso dire che ogni singolo che sto pubblicando mi permette di creargli attorno un mondo, una narrazione. Questo pubblicare singoli mi permette di dare un piccolo spazio a ciascuna canzone. Comunque non farò 15 singoli. Sennò c’è da spararsi.