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“Presepiando”…in quel di Napoli

di Emanuela Mari

“Te piace ‘o presepe?” Chi non ricorda la frase più celebre di “Natale in casa Cupiello” del grande Eduardo…
Su questo spunto voglio scrivere ancora sulla mia amata Napoli. In particolare, considerato il periodo, sulla tradizione dei presepi. Chiudiamo gli occhi e immaginiamo di trovarci, magicamente, a San Gregorio Armeno!

Conosciuta anche come via San Liguoro e come Strada Nostriana (dal nome del vescovo Nostriano), è una via nel cuore di Napoli, vicino alla notissima “Spaccanapoli”. In epoca romana, essa ospitava un tempio dedicato alla dea Cerere, divinità della terra e della fertilità. Gli abitanti donavano alla dea statuine di terracotta come gesto propiziatorio. Dopo l’avvento del Cristianesimo – in epoca non certa – venne costruita una chiesa, ove alcune suore, in fuga da Costantinopoli, deposero le reliquie del Santo martire, San Gregorio Armeno.
Quest’ultimo fu il primo evangelizzatore dell’Armenia e per questo definito “l’Illuminatore degli Armeni”, venerato particolarmente in Russia. Questa chiesa barocca edificata in suo onore e popolarmente nota anche come la chiesa di Santa Patrizia, insieme al Monastero rappresenta un complesso monumentale assai importante, e tra i più antichi di Napoli.

Santa Patrizia, estremamente cara ai napoletani, è compatrona della città insieme a S.Gennaro e ad altri cinquanta santi. Le sue spoglie e l’ampolla del suo sangue, vennero traslate nel 1864 nella chiesa di S.Gregorio Armeno da quella dei Santi Nicandro e Marciano. Come per il sangue di S.Gennaro, anche per quello di Santa Patrizia, per tre volte l’anno, se ne attende tra preghiere e voti,  la liquefazione. Molti i pellegrinaggi dei fedeli che vi si recano per assistere al miracolo. Conosciamo bene, infatti, la devozione dei napoletani per i loro santi protettori!

Via San Gregorio Armeno è conosciuta in tutto il mondo come ”la Via dei Presepi” grazie alla presenza di antiche botteghe di artigiani provetti che creano e realizzano a mano meravigliosi personaggi e suggestive ambientazioni della Natività secondo i Vangeli.

Come sappiamo, la tradizione del Presepe si deve a S. Francesco che, intorno al XIII secolo, realizzò a Greccio una rappresentazione della Natività servendosi di alcune statuette. Per lunghi secoli questa usanza rimase circoscritta all’interno di chiese e monasteri.

Soltanto nel periodo barocco, e precisamente a cavallo tra il Seicento e Settecento, si assisterà alla nascita, e alla sua notevole fioritura, dell’arte presepiale napoletana. In questo periodo, infatti, alcuni ricchi e raffinati signori napoletani iniziarono a realizzare delle personali rappresentazioni sulla nascita di Gesù. Il motivo non era solo religioso, ma anche di lustro e vanteria. Visto il successo, vennero via via ingaggiati i migliori artisti e artigiani per la realizzazione di presepi sempre più preziosi ed artisticamente scenografici.

Il gusto barocco per la magnificenza accentuò ulteriormente la grandiosità di tali ricostruzioni, portando questa tradizione al momento più fulgido della sua storia. Diverse strade del centro storico di Napoli si trasformarono in vere e proprie vetrine espositive dei vari artigiani. San Gregorio Armeno, anche in virtù della sua storia antica riguardo alle statuette donate a Cerere, e della devozione per Santa Patrizia, ne divenne il luogo simbolo e privilegiato.

Oggi concedersi una passeggiata a S. Gregorio Armeno, è uno dei momenti più poetici, straordinari e anche divertenti da fare a Napoli. Per questo dobbiamo ringraziare la passione e la creatività di tanti artigiani che hanno saputo mantenere viva questa arte nel tempo, rendendola addirittura una delle tante “eccellenze italiane” nel mondo.

Qui troverete non solo le figure tradizionali del presepe, ma anche simpatiche e satiriche statuette che ritraggono politici, sportivi e personaggi famosi dell’attualità. Godetevi musica, colore e allegria, fate fotografie con alcuni dei pupazzi più pittoreschi, dotatevi di cornetti anti-malocchio e, mi raccomando, non dimenticate il… CAFFE’!!