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12 installazioni dell’artista inglese della mostra ‘Lobster Empire’ nel cuore della Capitale

Fino all’8 gennaio 2023 si potranno ammirare in via Veneto a Roma ben 12 sculture di grandi dimensioni con i loro colori accesi, realizzate in alluminio, bronzo e acciaio. L’ironia dell’artista inglese, che espone per la prima volta a Roma, animerà la via simbolo della Dolce Vita, innovando un ambiente che ha fatto la storia della Capitale.

L’incrocio tra i temi dell’arte antica e classica con i simboli quotidiani della cultura di massa offre un rocambolesco paragone tra passato e presente e rende ancora più curioso lo spettacolo.

Tra le sue opere spiccano le rappresentazioni che si richiamano alla mitologia, come l’aragosta in posa eroica a combattere il Minotauro o quella che mostra la testa di Medusa appena mozzata.

Interessanti quelle che si richiamano ai maestri dell’arte, come quella dedicata ai Girasoli di Van Gogh o all’Orinatoio di Duchamp o ancora allo Squalo di Damien Hirst.

La mostra a cielo aperto viene ricompresa nel cosiddetto brand Roma Contemporanea, creato per costruire “il dialogo tra ciò che è stato nel passato e ciò che è nel presente”.  L’obiettivo è quello di mostrare la Capitale “non solo come monumento da ammirare, ma come un territorio vivo, utile e che fa stare bene tutti coloro che lo abitano e lo attraversano”.

Le aragoste di un rosso sgargiante con occhi celesti rappresenterebbero l’artista stesso e sono diventate praticamente un suo biglietto da visita.

I crostacei rossi sono anche oggetto di un progetto sul Metaverso chiamato “Lobsters”. Si tratta di una collezione di 7.777 aragoste NFT, che ha infiammato i collezionisti. Questi, acquistandole, hanno ricevuto persino la cittadinanza di Lobsteropolis City, la città dedicata all’aragosta posizionata all’interno del mondo virtuale Decentraland. Un progetto su larga scala i cui ricavi, ottenuti dalla vendita degli NFT, sono stati devoluti per finalità naturalistiche legate alla protezione degli animali marini.