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Tra i molti libri dedicati a Pier Paolo Pasolini, si distingue “Pasolini borghese” omaggio di Gianfranco Tomei.

In occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (5 marzo 1922),  un grande poeta italiano anticonformista e geniale, dal destino amaro, segnato dalla morte violenta nel 1975,  sono stati scritti e presentati molti libri dedicati a lui.

Pier Paolo Pasolini

Poeta italiano, (ne nasce uno ogni cento anni, diceva  di lui il coraggioso e grande scrittore Alberto Moravia nell’elogio funebre), profondamente osannato per la sua arte soprattutto dopo la morte ma anche molto odiato in vita da una parte della società italiana per l’estrema schiettezza delle sue opinioni politiche e sociali, con cui metteva alla sbarra i potenti e in guardia il popolo sui pericoli della perdita assoluta delle tradizioni della società contadina e delle lucciole, società  inghiottita dal più bieco consumismo.

Spesso però questi libri dedicati a lui indulgono solo a parlare dei misteri del delitto Pasolini, (sicuramente  uno dei misteri italiani più intricati e volutamente irrisolti) quasi per una spinta voyeristica di accontentare il facile palato di un pubblico  appassionato di misteri e gialli.. E questo lo trovo profondamente ingiusto nei confronti della memoria di questa grande personalità italiana, così lungimirante e unica.

Ci sono però delle lodevoli  eccezione. Una  è rappresentata dal libro di Dacia Maraini, Caro Pier Paolo, uscito per i tipi di Neri Pozza, affettuoso libro di ricordi, di sogni e di viaggi in un’Africa  magica e di sogni con Pier Paolo, Alberto Moravia e Maria Callas, dedicato all’amico Pier Paolo, che ne tratteggia la personalità schiva e affettuosa e il  suo grande amore per la madre, Susanna.

Pier Paolo Pasolini e Dacia Maraini

Gianfranco Tomei, docente di psicologia sociale appassionato dell’opera Pasoliniana

Un’altra eccezione è rappresentata dal libro di Gianfranco Tomei, docente di psicologia sociale e regista di cortometraggi, appassionato dell’opera di Pasolini fin da ragazzo, che ha scelto di approfondire un tema “di nicchia”, che spesso non si associa a Pier Paolo Pasolini  e cioè l’estrazione borghese.

Così è nato Il Pasolini borghese, che ha come sottotitolo Da Teorema agli Scritti corsari a Petrolio, con la prefazione di Riccardo Rosati, edizioni Nuova Cultura, in cui. con accuratezza. Il Prof. Gianfranco Tomei  affronta il tema attraverso i suoi scritti e film in cui P.P.P. parla della borghesia. Comincia da Teorema (libro e film) del 1968, dove c’è un’impietosa descrizione dei conflitti in una famiglia alto-borghese messi a nudo dall’arrivo di un silenzioso e affascinante giovane  sconosciuto. Opera provocatoria e profetica. Poi  si continua con gli Scritti corsari,  una raccolta di articoli graffianti e polemici scritti dal grande Pier Paolo Pasolini su varie testate  sulla società italiana, i suoi mali e le sue angosce e contro i politici  e la classe dirigente responsabile del degrado culturale.

Poi  il libro tratta di Porcile, il film della crisi ideologica in cui il figlio Julian di una famiglia alto-borghese tedesca  ha una fascinazione per i maiali e spesso passa la notte con loro nella stalla. Da lì la metafora su chi siano i veri maiali, comunque divorati dalla società consumistica. Affabulazione, un testo teatrale interpretato anche con grande successo, da Vittorio e Alessandro Gassman nel 1977, dopo la morte del poeta , affronta il  tema dell’odio  e dell’invidia di un padre verso il figlio in una sorta di Edipo alla rovescia.

Si parla  nel libro poi di Salò o le 120 giornate di Sodoma, il film che rappresenta il culmine della ricerca ideologica e formale di Pasolini , in cui sottolinea l’idea che la purezza popolare vada sparendo.

Petrolio l’ultimo romanzo di Pasolini

L’ultimo romanzo, uscito postumo, decisamente profetico e alla base di alcuni dei misteri legati alla sua morte (giallo del capitolo sparito un capitolo dopo la sua morte),  è Petrolio, a cui Pasolini affida anche le sue aspirazioni letterarie,” vuole compiere un salto di qualità come scrittore”. Il tema è quello del   petrolio e della società italiana che ne diventa irrimediabilmente schiava se non vuole perdere i suoi privilegi.    Pasolini parlerà dello strano “incidente” aereo in cui è morto  Enrico Mattei, encomiabile  ma scomodo presidente dell’ENI, che tanto si era speso per rendere indipendente l’Italia   a livello energetico e che morirà  misteriosamente.   Successivamente, con la guida del nuovo Presidente Eugenio Cefis, la strada intrapresa da  Mattei verrà interrotta del tutto e l’Italia sarà sottomessa completamente, alle 7 sorelle, del petrolio.

Gianfranco Tomei dedica due capitoli alla misteriosa morte di Pasolini

Negli ultimi due capitoli anche Gianfranco Tomei affronta il tema della misteriosa morte del poeta, un delitto irrisolto. Prima, per molti anni, si era pensato fosse un delitto legato all’omosessualità e alla prostituzione, poi è stato ed è l’emblema e paradigma di quei delitti insabbiati da una cortina di depistaggi, omertà e false verità che fanno parte del nostro paese”.  Gianfranco Tomei fa diverse ipotesi che smentiscono la “verità” di un facile  e unico colpevole, reo confesso, il giovanissimo Pino Pelosi, detto la Rana. Del resto,  la prima sentenza del Giudice Alfredo Moro (fratello di Aldo)  parla di delitto in concorso con ignoti, mai trovati.
Un’altra ipotesi presa in esame riguarda proprio Eugenio Cefis, presidente dell’Eni alla morte di Enrico Mattei, simbolo di un potere ambiguo  e inafferrabile delle multinazionali, che cancellano l’identità di un popolo tanto che Pier Paolo Pasolini aveva scritto un famoso articolo, dall’incipit “Io so ma non ho le prove”, proprio  su questo.  Secondo altri invece  il poeta sarebbe  andato all’Idroscalo di Ostia per recuperare alcune pizze del film Salò che gli erano state rubate e avrebbe portato all’appuntamento svariati milioni in contanti.

Insomma, il Pasolini borghese è un appassionante omaggio al grande poeta, scrittore, cineasta Pier Paolo Pasolini da parte di Gianfranco Tomei. Per non dimenticare!

IL PASOLINI BORGHESE
di Gianfranco Tomei
Edizioni Nuova Cultura
Da Teorema agli Scritti corsari a Petrolio
Prefazione di Riccardo Rosati

Maddalena Menza