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“Parlare alla luna”. Strade della poesia sperimentale italiana nel contesto internazionale tra gli anni cinquanta e settanta

Il 2 dicembre presso il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto si terrà il convegno dal titolo: “PARLARE ALLA LUNA”. Tema dell’incontro: una riflessione sulle sperimentazioni artistiche verbovisuali del secondo Novecento, attraverso una serie di approfondimenti su specifici nodi tematici e alcuni dei principali protagonisti italiani e stranieri di tali ricerche.

Parlare alla luna non è un titolo casuale ma riprende quello di un libro-opera di Luciano Caruso del 1982, che si apre con la frase “Parlare alla luna” e termina con l’espressione “come i poeti”.

Il convegno – a cui prenderanno parte studiosi provenienti dal territorio nazionale, ma anche da Stati Uniti, Brasile e Francia – si articolerà in due sessioni presiedute rispettivamente da Giorgio Zanchetti (Università degli Studi di Milano) e da Barbara Cinelli (storica dell’arte), seguite da una tavola rotonda moderata da Denis Viva (Università di Trento).

Nel corso della prima sessione Giuseppe Di Natale (Università degli Studi dell’Aquila) ricostruirà le origini della poesia visiva in Italia, con un focus sulle intersezioni Parigi-Milano-Napoli. Il dibattito proseguirà nell’analisi dei rapporti tra Italia e Francia con l’intervento di Barbara Meazzi (Université Côte d’Azur, Nice) dedicato alle figure di Julien Blaine e Sarenco, per poi estendersi oltre i confini europei con l’approfondimento di Juliana Di Fiori Pondian (Universidade de São Paulo) incentrato sulle relazioni tra Brasile e Italia nell’ambito della poesia concreta. Fondamentale sarà anche l’intervento metodologico di Marcello Carlino (Sapienza Università di Roma) dal titolo L’uno e il molteplice in opera: una questione di analisi del testo, una questione di interpretazione.

La seconda sessione, aperta dall’intervento di Patrizio Peterlini (Fondazione Bonotto) dedicato agli aspetti della poesia sperimentale internazionale, si concentrerà su degli approfondimenti dedicati a due fondamentali figure del panorama delle ricerche artistiche verbovisuali del secondo Novecento, ovvero Emilio Villa e Luciano Caruso. Nel primo intervento Davide Colombo (Università degli Studi di Milano) approfondirà i libri d’artista della Nuova Foglio di Emilio Villa, mentre il successivo tenuto da Stefania

Stefanelli (Scuola Normale Superiore di Pisa) analizzerà la figura di Luciano Caruso, il Futurismo e la scrittura.

I lavori si concluderanno con una tavola rotonda che vedrà confrontarsi studiosi di diverse discipline. Interverranno tra gli altri anche Diana Toccafondi (Comitato Tecnico Scientifico degli Archivi presso il MiC), Duccio Dogheria (Archivio del ’900, Mart) e il poeta e critico Mario Diacono.

Il convegno si inserisce nelle attività di conservazione, valorizzazione e studio sulle esperienze verbovisuali del Novecento, promosse dall’Associazione Archivio Luciano Caruso Onlus fin dalla sua nascita nel 2013.

L’evento è organizzato dall’Archivio Luciano Caruso di Firenze, con il contributo del MiC, in collaborazione con il Mart, l’Università di Trento, l’Università degli Studi di Milano, la Fondazione Bonotto di Molvena e con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento.

Su richiesta viene rilasciato il certificato di partecipazione valido ai fini dell’aggiornamento.

Informazioni:

2 dicembre 2022, ore 10 – 19.30 Mart –
Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Corso Bettini 43, Rovereto (TN) – Sala Conferenze