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di Riccardo Bramante

E’ la più grande mostra mai organizzata in Italia con Van Gogh protagonista quella che si è aperta il 10 0ttobre al “Centro San Gaetano” a Padova con il titolo “Van Gogh. I colori della vita”.

Le vicende di vita e d’arte del grande pittore vengono ricostruite e raccontate attraverso 125 opere, di cui 78 di Van Gogh e le altre di artisti che comunque hanno intrecciato il loro percorso con lo stesso tra cui Millet, Delacroix, Courbet fino al lontano giapponese Hiroshige a cui si aggiungono tre tele di Francis Bacon a ricordare come l’arte di Van Gogh abbia avuto grande influenza anche nell’arte del ‘900.

Nella mostra si ripercorre tutto l’iter artistico del pittore olandese, dai toni grigi usati per raccontare la fatica e le sofferenze delle persone umili e dei contadini fino al colore accennato nelle prime nature morte e poi esploso negli azzurri dei cieli, nel giallo di un sole caldo, nei verdi dei germogli primaverili.

Infatti, i primi disegni del 1878 e del 1880 presentano un tratto ancora incerto e raccolto, vedi “I minatori nella neve” e gli “Zappatori” ma poi si giunge ai dipinti che hanno fatto la storia, come “Autoritratto con il cappello di feltro”, “Il seminatore”, “Il postino Roulin”, “L’Arlesiana” arrivati in prestito dal Kroeller-Mueller Museum di Otterloo e dal Van Gogh Museum di Amsterdam.

La mostra viene inoltre accompagnata da un testo del critico d’arte e curatore dell’evento Marco Goldin dal titolo “Van Gogh. L’autobiografia mai scritta”, edito da “La nave di Teseo”, in cui si ripercorre il cammino artistico ed umano del pittore, soprattutto attraverso l’epistolario con il fratello Theo, che ci dà una immagine viva dello stesso che pur riconoscendosi “eccentrico” e “una nullità”, è estremamente consapevole di “dimostrare attraverso la mia opera che c’è tuttavia qualcosa nel cuore di questo eccentrico che rimarrà nei secoli”.

L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino all’11 aprile 2021.