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Milena Gabanelli, l’informazione partendo dai dati e il giornalismo di inchiesta.

di Ester Campese

Ho avuto il piacere di poter assistere ad un incontro con ospite Milena Gabanelli. Volto storico del notissimo programma RAI di inchiesta Report, lasciato dopo vent’anni a Ranucci. Dopo Report, si è dedicata a nuove esperienze curando il progetto Dataroom su LA7 e sul Corriere della Sera. E’ stato molto interessante approfondire in particolare il tema dell’uso dei dati utili per fare informazione.

La giornalista Milena Gabanelli

Fare informazione partendo dai dati

Partendo dal progetto Dataroom, Milena Gabanelli spiega come i dati ben illustrati possano effettivamente fare corretta informazione. Il progetto è nato dalla necessità di mettere ordine nella moltitudine di notizie di cui siamo bombardati. Pur non essendoci una verità assoluta, dice, se si includono gli argomenti nel loro perimetro, con dati certificati, ci si può avvicinare ad un’oggettività.

I dati da soli non bastano  

Il dato preso da solo però, di per sé dice poco, perché non è mai asettico. E’ necessario procedere con una interpretazione, per verificare se una certa tesi che si vuole indagare, venga poi supportata dai dati comparati tra loro. Prosegue facendo un esempio su una ricerca fatta da alcuni studenti cui aveva chiesto di sviscerare il tema dell’impatto ambientale. Uno in particolare trattava la transizione ecologica in termini di materiali, dimostrando ovviamente che non è a impatto zero. Ma il dato va confrontato con ciò che si va a sostituire. La sola informazione dei materiali impattanti, senza l’analisi comparativa, fornirebbe un dato spaventoso e non la reale dimensione del tema.

Stessa cosa per la pandemia. Se osserviamo solo i contagi oggi ci potremmo spaventare, poiché molto più alti di tempo fa. Ma nonostante i volumi attuali, anche a fronte della campagna vaccinale, non c’è più l’impattato sul sistema sanitario, né sui volumi dei decessi. Quindi i dati vanno calati nel contesto di riferimento e inquadrati in direzioni oggettive e non ideologiche.

Milena Gabanelli

La solitudine del giornalista di inchiesta

Si è poi affrontato il tema della poca diffusione del giornalismo di inchiesta. Milena Gabanelli con la solita schiettezza dice che è poco premiante, costa molto e richiede il tempo, quello necessario per sentire le persone, per verificare le informazioni etc. Non sono molti i giornalisti, anche poco pagati, che lo scelgono. E’ necessario, prosegue, che da una parte l’editore sia disposto ad affrontare, oltre alle spese e i tempi e anche le eventuali cause. Mentre dall’altro che i giornalisti siano preparati ad essere considerati scomodi, poiché identificati in persone seccanti che indagano e dunque che vanno isolate. Ma l’“isolamento” è condizione necessaria, non è infatti possibile permettersi di avere un amico politico, imprenditore, perché prima o poi può capitare il giorno in cui, non lui direttamente ma magari la sua gestione, sia coinvolta in qualche inchiesta.

La scelta di dedicarsi al giornalismo on line

Dopo venti anni di Reporter sceglie di lasciare il programma e passa così dal giornalismo televisivo a quello online. L’on line è il luogo “moderno” in cui i giovani si informano, dichiara, e con il suo progetto ha cercato di portare un po’ di autorevolezza. I giovani si informano sui social come tiktok o altri, ignorando la stampa tradizionale e la TV. Su questi mezzi manca l’informazione di approfondimento, essendo molto veloci. A volte le notizie, copiate a man bassa, nemmeno citano la fonte.

La famosa gavetta

In questo mondo veloce del prendo tutto e subito l’investimento umano è cosa importante. E’ necessario seguire il talento di ogni singolo individuo che riesca precocemente a capire la direzione da prendere per la propria carriera. E’ importante anche non demordere di fronte alle difficoltà e accettare di partire dal basso. Lo stagista acuto capisce l’aria che tira e prende l’iniziativa. Inizia magari con un pezzo da cinque minuti e quando è maturato e si è ben consolidato, solo allora, può passare a programmi più rilevanti. E’ importante inoltre progettare idee nuove che altri non hanno avuto e anche se vengono copiati non si deve disperare, significa che l’idea era buona e che prima o poi ne uscirà un’altra con cui sfondare. Ognuno ha una propria caratteristica capace di elevare la categoria a cui si appartiene.

Ph fonte web