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Su tutto la tragedia di Rigopiano. Siamo in Abruzzo, nel loro Abruzzo. E poi dunque il romanticismo e quel sottile grunge che c’è sottopelle prendono una strada comune nel caso dei nei-nati Mazma Rill – o per meglio dire – dei neo ricostituiti Aneurisma. La formazione abruzzese cambia dunque nome e faccia ma non sangue. “Blow a Kiss” – che in rete troviamo anche dentro un bel video firmato da Giovanni Bufalini – è la nuova pelle, fatta di romanticismo e di ballad americana. Saranno i pregressi col nome Aneurisma, sarà quella voce dai bordi ruvidi di dissenso… sarà quel che volete, ma noi il grunge continuiamo a sentircelo.

Un cambio di rotta decisamente violento… perché?
Ciao a tutti!!! Diciamo che non è un vero cambio di rotta. Con il nuovo singolo “Blow a Kiss” abbiamo solo iniziato a mostrare un lato diverso del nostro percorso musicale che è in continua evoluzione. Le sonorità che ci caratterizzano sono sempre presenti ma abbiamo sentito la necessità di creare qualcosa di diverso. Ci piace molto sperimentare ed in futuro vorremmo toccare generi anche molto lontani dal nostro.

E in generale “Blow a Kiss” non poteva nascere dagli Aneurisma?
Una canzone come “Blow a Kiss“ poteva essere degli Aneurisma ma gli sarebbe mancata la giusta maturità artistica cha abbiamo adesso nei Mazma Rill. Il cambio nome è anche per definire un piccolo rinnovamento nel nostro modo di fare musica. Qualche anno fa non avremmo mai provato a comporre una canzone con chitarre acustiche e violini. Forse ci saremmo anche riusciti ma non avremmo raggiunto lo stesso risultato.

È cambiato anche il suono o soltanto la forma?
È cambiato solo il nome, ma la forma e la formazione è rimasta la stessa. Con gli Aneurisma abbiamo avuto un percorso lungo 10 anni dove abbiamo vissuto bellissime esperienze. Negli anni la nostra evoluzione musicale è stata notevole e abbiamo acquisito una sicurezza diversa nella composizioni delle nostre canzoni. il suono è cambiato semplicemente in qualcosa di più maturo e sperimentale.

E una volta scelta la strada della ballad folk romantica, perché non usare anche l’italiano?
La lingua Italiana è molto musicale ma abbiamo preferito la lingua inglese perché, secondo noi, si adatta meglio al nostro genere e attraverso questa riusciamo ad esprimere meglio la nostra musica. Nell’ultimo periodo, però, abbiamo iniziato a scrivere qualche canzone in Italiano e con nostra grande sorpresa i pezzi suonano molto bene. I feedback nei nostri ultimi live sono stati molto positivi, questo ci fa ben sperare per il futuro. Non escludiamo di poter fare un album interamente in italiano negli anni a venire.

Bello il video… ce lo raccontate?
Abbiamo avuto il piacere di contattare, tramite il nostro ufficio stampa (la DCOD di Giulio Berghella e Cristiano Romanelli), un regista molto affermato all’interno del panorama artistico italiano : Giovanni Bufalini, che ha accettato volentieri di collaborare con noi, prendendo subito a cuore il nostro progetto. Le immagini sono molto evocative e studiate con cura per trattare il delicato tema della canzone: la Tragedia di Rigopiano. Giovanni è un grande professionista e ha realizzato un piccolo capolavoro. Per chi non l’avesse ancora fatto, vi invitiamo a vederlo sulla nostra pagina You Tube perché il videoclip merita tantissimo.