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Ne abbiamo fatti tanti di esperimenti e ne vogliamo fare anche questa volta. Per una volta parliamo anche di esperienze in esterna, ma non proprio alla Uomini e Donne, e di viaggi. Tutto questo in uno sport, il calcio a 5, di cui fino ad ora non avevamo praticamente trattato su questa scalcagnata rubrica. Nei giorni scorsi ho avuto la possibilità di poter essere presente, nel ruolo di telecronista, alla Final Four della fase regionale della Coppa Italia di serie C femminile. Sì, devo spiegare un po’ di cose e magari bisogna far capire cosa fanno queste ragazze e raccontare della loro passione.

Parto da una premessa: in questo articolo non entrerò nel tecnico, ho già spiegato il mio pensiero in telecronaca, episodi arbitrali compresi. Praticamente si è svolto un torneo tra le squadre di questo campionato, il massimo per la regione Lazio, e le quattro semifinaliste si affrontano in una due giorni, con semifinali e finale. Teatro dell’evento il PalaSport di Montefiascone, cittadina della provincia di Viterbo, ma molto vicina all’Umbria, conosciuta per il suo vino Est! Est!! Est!!!, in quei giorni praticamente tagliata in due da dei lavori nella via centrale ed un semaforo il cui rosso sembra essere eterno. Avrei voluto apprezzare il lungolago, che è quello di Bolsena, ma una forte foschia, causata dall’umidità di quei giorni, non mi ha permesso di farlo al meglio.

Secondo posto per il Club Sport Roma, che ha conquistato l’accesso alla finale con il 2-0 all’Atletico San Lorenzo

Ma entriamo nello specifico. Quattro squadre partecipanti, tre sono romane. In finale ci arriva una nuova realtà, il Club Sport Roma, che però ha tre elementi, tra cui il tecnico Moriconi, che sono detentori del torneo, ma, alla fine, si devono arrendere. Il completo totalmente giallo fa tanto Villareal. Ed il pranzo prepartita, a poche ore dalla finale, ha avuto dei picchi spaventosi. Dopo aver letto e analizzato l’oroscopo del nuovo anno, come er Pomata scrutava le giocate da fare in Febbre da Cavallo, si passa ai tik tok. Quindi l’estasi: tutta la squadra intona le canzoni di Ambra Angiolini. Le sanno a memoria.

Sono costretto a chiedere un calendario alla cameriera: scopro che non è l’anno 1995, siamo ancora nel 2023. Mister Moriconi fa uno sguardo che purtroppo non so come raccontarvi. Vorrebbe sotterrarsi. E non ha potuto farlo. E Montefiascone ha perso un’occasione, metti che sotto terra trovi dei reperti archeologici…

La FB5 Rome Team ha giocato per diversi anni in serie A2 ed ha vinto lo Scudetto giovanile U19

Poi c’è l’Fb5 Rome Team. Spiego: Fb sta per Francesco Bracci, che ha dato vita alla squadra nel 1984 e che ci tiene a dire che si tratta della prima storica società di calcio a 5 femminile. Vengono chiamate le gabbianelle, ma non so se un gatto gli ha insegnato a volare. Pazzesco il discorso fatto da Bracci mentre tutti quanti stavamo facendo colazione ed io stavo addentando la crostata all’albicocca. Dopo aver affermato che la sconfitta del giorno prima non era avvenuta solo per l’errore arbitrale che aveva indirizzato la partita in favore delle avversarie, ha spiegato, punto per punto, con una precisione chirurgica e una calma che mi fa rosicare, i vari aspetti negativi che avevano portato alla sconfitta. Tutto questo, ci tengo a dire, con una prestazione giudicata dagli addetti ai lavori come molto positiva.

L’Atletico San Lorenzo è attivo anche in diverse discipline sportive, oltre al calcio a 5

Quindi passiamo all’Atletico San Lorenzo, proveniente del rione romano. L’avete sentito nominare, vero? È una realtà che c’entra poco con lo sport come lo conosciamo in generale. Parola d’ordine sport popolare, non si gioca per guadagno, ma solo ed esclusivamente per passione. Se andate sui loro profili social trovate tutto sui progetti che mettono in piedi. Sono anni che vedo quello che fanno. Azionariato popolare, tessere di sostegno per l’associazione. Sciarpate, cori identitari e non copiati dalla curva dell’Olimpico, gruppo di tifosi sostanzioso, a quanto so, praticamente in tutte le partite.

Mica quelle cacchio di trombette, che tifo è il suono della trombetta??? Bottiglia di birra d’accompagnamento in stile rugby, sostegno per tutta la durata della partita, vivere l’evento come una festa, se si vince bene, se si perde va bene lo stesso. La connotazione e lo stile sono chiari, non solo dal punto di vista sportivo, ma anche, devo dirlo, politico. A fine partita spettacolo in stile Geyser Sound dell’Islanda all’Europeo 2016.

Ora la Littoriana passerà alla fase nazionale e se la dovrà vedere, nel primo turno, con la vincitrice della Coppa per la Sardegna

A vincere, ed ad affrontare la fase nazionale, contro le vincitrici delle Coppe di tutte le regioni, sarà la Littoriana, squadra di Latina. E il nome è un omaggio alla vecchia denominazione della città pontina. Vengono trascinate dal bomber Beatrice Bellato, tripletta in semifinale e tripletta in finale, meglio di Mbappè. Prima della finale chiedono di mettere della musica. Ma nel senso che hanno pronta una loro playlist e addirittura hanno portato una loro cassa da Latina, perché funziona meglio di quella presente all’impianto. Non posso che prendere appunti. In campionato hanno vinto 13 partite su 13, un motivo ci sarà.

E com’è seguire delle partite di calcio a 5 femminile da bordo campo, a due metri dalle panchine? È come viaggiare sulle montagne russe più pericolose del mondo, ma con la realtà virtuale. In campo c’è di tutto: passione, voglia di vincere, dare l’anima per qualcosa, trash talking, tiro la maglia ma senza farmi vedere, protesto anche se so che l’arbitro ha ragione. Ed è tutto bellissimo, è la vita da campo. E un minuto dopo la fine della partita, parli e ti abbracci con l’avversaria che un minuto prima avresti voluto cancellare dalla faccia della Terra.

Questo perché c’è dietro una passione. In campo c’erano ragazze che per anni hanno giocato con squadre maschili, perché di gruppi femminili neanche l’ombra. Oppure che hanno iniziato ad allenarsi da sole in un campo da tennis, palleggiando e sperando di poter coronare il loro sogno. Oppure che hanno iniziato con 4-5-6 compagne di squadre, con cui 10-15 anni dopo giocando ancora insieme.