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Il successo di Short Theatre edizione 2022

La prima edizione post-pandemia. La prima edizione con Piersandra Di Matteo alla guida. La prima in giro per Roma e anche fuori da Roma. La prima in cui una grande artista internazionale ci accompagna per l’intera durata del festival con diversi suoi lavori. Quella in cui abbiamo lanciato una collana di libri insieme a NERO Editions e un progetto editoriale sul nostro sito internet, in cui abbiamo allargato ancora la rete delle collaborazioni sul territorio, interrogandoci su cosa significa rendere il festival un luogo accessibile, coinvolgendo adult_, bambin_ performer in formazione e creando spazi per le pedagogie, lo scambio di pratiche, il mescolarsi dei saperi.

Ci tenevamo che Short Theatre 2022 fosse speciale. Non sapevamo, però, che sarebbe stato intenso, emozionante, complesso e stratificato oltre ogni desiderio, al di là di ogni preoccupazione. La differenza tra la prefigurazione e la realtà presente non è qualcosa di impalpabile, ma è vivo, senziente, vibrante, materico: siete tutt_ voi.
Vi siamo grate per la generosità e cura, lo sguardo attento, la curiosità, l’imprevedibilità, il rigore, l’affetto, l’entusiasmo, la voglia di ballare, creare, vedere, condividere, discutere. Le persone che ci hanno raggiunto nelle 13 location che ci hanno ospitato, gli /le artist_ arrivate da vicinissimo e lontano per condividere visioni e sensibilità, i/le tant_ partner che hanno messo in comune risorse e possibilità aiutandoci a trasformare in reale quello che da sole non avremmo potuto realizzare, tutto lo staff – la produzione, la logistica, la tecnica, l’amministrazione, la comunicazione, lo Short Bar, la vigilanza – e, senza dubbio, ultim_ nell’elenco solo perché risaltino di più, i/le volontar_: una riserva enorme di energia, desiderio, curiosità, spirito di adattamento, slancio e stimolo, per cui forse non ringrazieremo mai abbastanza.
GRAZIE per aver rinnovato ancora una volta, ancora di più, il senso potente di un fare dove la prossimità è condizione minima e imprescindibile, e che si manifesta nel suo essere smarginato, imprevisto, mescolato, accurato, collettivo.
Sperare è inutile: è già tutto qui.