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In passato i Conservatori di musica avevano una realtà molto diversa da quella che oggi siamo abituati a considerare. La parola stessa aveva un altro significato: Erano, infatti, luoghi di asilo ed accoglienza, ospizi, orfanotrofi. Lì si “conservavano” i giovani bambini e ragazzi orfani. Si insegnava loro a leggere e a scrivere e qualche mestiere di artigianato, che consentisse loro di lavorare.

Per quelli che dimostravano predisposizione, era prevista anche un’educazione musicale, volta a fornire cantori per le processioni religiose, per gli oratori o per le scholae cantorum delle varie chiese.

I più antichi Conservatori (chiamati Ospedali) nacquero intorno al 1300 a Venezia. Erano mantenuti dalla Repubblica, ed anche dalle donazioni effettuate dalle famiglie ricche.

Quattro di questi ospedali, dedicarono una particolare attenzione alle femminucce, ed erano:

  • l’Ospedale degli Incurabili,
  • l’ Ospedaletto
  • i Mendicanti
  • la Pietà.

Per fare un esempio illustre, il grande Antonio Vivaldi, (Venezia 1678 – Vienna 1741) insegnò violino per molti anni alle orfanelle del Pio Ospedale della Pietà (il più prestigioso dei quattro presenti). A questo periodo dobbiamo la genesi delle sue “Stagioni”, i celeberrimi quattro concerti per violino che egli compose proprio per queste ragazze abbandonate.

 

Esse potevano esibirsi soltanto nelle chiese annesse agli ospedali, e celate da una grata. Nonostante ciò, la loro bravura divenne presto famosa anche in altre nazioni europee.

Scrive a tal proposito il compositore inglese Charles Burney (1726-1814):

“Questa sera […] ho ottenuto il permesso di essere ammesso alla scuola musicale dei Mendicanti […] le cantanti furono bravissime nei diversi stili […] avevano voci potenti, adatte a un grande teatro e cantarono arie di bravura e scene importanti di opere italiane. Queste ammirevoli esecutrici si comportano con grande dignità e dimostrano di avere un’istruzione raffinata.”

Napoli fu la seconda città che diede vita a questi Istituti. Nel 1500 ne nacquero quattro:

  • la Pietà dei Turchini (fondato nel 1573), cosiddetto dal colore della divisa dei ragazzi,
  • dei Poveri di Gesù Cristo (1589),
  • di Sant’Onofrio a Porta Capuana (1578)
  • di Santa Maria di Loreto, il più antico, fondato nel 1535.

Nel 1600 una struttura similare nacque anche a Palermo.
Nel 1784, nacque a Parigi  il primo Conservatorio statale di tipo moderno.

Rifacendosi a questo modello seguirono, nel secolo successivo, quelli di Milano, Firenze e Roma. Sempre nel 1800, all’estero, nacquero (per ricordare soltanto i più prestigiosi) quello di Praga, Vienna, Lipsia, Berlino, San Pietroburgo, ed infine New York.

Inutile dire che siamo stati, ancora una volta, i primi e i più bravi nell’insegnare la musica.
Recupereremo mai questi primati?

Di Rima