I conservatori del passato: illustri e nobili tradizioni non soltanto musicali
di Emanuela Mari
In passato i Conservatori di musica avevano una realtà molto diversa da quella che oggi siamo abituati a considerare. La parola stessa aveva un altro significato: Erano, infatti, luoghi di asilo ed accoglienza, ospizi, orfanotrofi. Lì si “conservavano” i giovani bambini e ragazzi orfani. Si insegnava loro a leggere e a scrivere e qualche mestiere di artigianato, che consentisse loro di lavorare.
Per quelli che dimostravano predisposizione, era prevista anche un’educazione musicale, volta a fornire cantori per le processioni religiose, per gli oratori o per le scholae cantorum delle varie chiese.
I più antichi Conservatori (chiamati Ospedali) nacquero intorno al 1300 a Venezia. Erano mantenuti dalla Repubblica, ed anche dalle donazioni effettuate dalle famiglie ricche.
Quattro di questi ospedali, dedicarono una particolare attenzione alle femminucce, ed erano:
- l’Ospedale degli Incurabili,
- l’ Ospedaletto
- i Mendicanti
- la Pietà.
Per fare un esempio illustre, il grande Antonio Vivaldi, (Venezia 1678 – Vienna 1741) insegnò violino per molti anni alle orfanelle del Pio Ospedale della Pietà (il più prestigioso dei quattro presenti). A questo periodo dobbiamo la genesi delle sue “Stagioni”, i celeberrimi quattro concerti per violino che egli compose proprio per queste ragazze abbandonate.
Esse potevano esibirsi soltanto nelle chiese annesse agli ospedali, e celate da una grata. Nonostante ciò, la loro bravura divenne presto famosa anche in altre nazioni europee.
Scrive a tal proposito il compositore inglese Charles Burney (1726-1814):
“Questa sera […] ho ottenuto il permesso di essere ammesso alla scuola musicale dei Mendicanti […] le cantanti furono bravissime nei diversi stili […] avevano voci potenti, adatte a un grande teatro e cantarono arie di bravura e scene importanti di opere italiane. Queste ammirevoli esecutrici si comportano con grande dignità e dimostrano di avere un’istruzione raffinata.”
Napoli fu la seconda città che diede vita a questi Istituti. Nel 1500 ne nacquero quattro:
- la Pietà dei Turchini (fondato nel 1573), cosiddetto dal colore della divisa dei ragazzi,
- dei Poveri di Gesù Cristo (1589),
- di Sant’Onofrio a Porta Capuana (1578)
- di Santa Maria di Loreto, il più antico, fondato nel 1535.
Nel 1600 una struttura similare nacque anche a Palermo.
Nel 1784, nacque a Parigi il primo Conservatorio statale di tipo moderno.
Rifacendosi a questo modello seguirono, nel secolo successivo, quelli di Milano, Firenze e Roma. Sempre nel 1800, all’estero, nacquero (per ricordare soltanto i più prestigiosi) quello di Praga, Vienna, Lipsia, Berlino, San Pietroburgo, ed infine New York.
Inutile dire che siamo stati, ancora una volta, i primi e i più bravi nell’insegnare la musica.
Recupereremo mai questi primati?